Opinioni e convinzioni.
Sono i continui tentativi che facciamo per mettere in ordine le cose che accadono, che ci accadono, e tutte quelle che vediamo intorno a noi. Perché abbiamo bisogno di capire, di sistemare i tasselli del puzzle, e provare a dar loro un senso utilizzando le nostre esperienze, le conoscenze e le informazioni che abbiamo acquisito con il tempo.
Sono morbide le opinioni, leggere, e sono una cosa nostra che possiamo plasmare, modificare con nuovi dati e punti di vista, e anche abbandonare per passare ad altre, quando non ci soddisfano più e ci accorgiamo che non sono in grado di spiegarci e rappresentarci la realtà che viviamo.
Non sono così invece le convinzioni. Perché queste sono rigide, sono gabbie interpretative, setacci che filtrano i dati e le informazioni lasciando passare solo ciò che le conferma, le rafforza e le consolida.
Sono una cosa nostra le opinioni, mentre finiamo per appartenere noi, invece, alle nostre convinzioni, se perdiamo la capacità di metterle in discussione.
Non si spiegherebbe infatti il successo delle fake, a volte palesi in modo imbarazzante, se non con il bisogno di confermare la propria posizione che prevale sulla semplice osservazione delle cose.
Tratto da: oltrelespine.blogspot.com