Il 22 e 23 settembre si è tenuto a Rimini "EXPO AID 2023 – Io, persona al centro",  evento istituzionale che ha coinvolto il mondo del Terzo Settore e dell’associazionismo italiano, "per parlare di piena attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, partecipazione alla vita sociale, politica e civile di ogni persona e valorizzazione dei talenti e delle competenze di tutti", a cui hanno preso parte oltre 2.300 iscritti a seminari e incontri e oltre 60 associazioni.

Nell'occasione, questo è quanto ha dichiarato la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli:

"Il mondo delle disabilità sta troppo spesso sta in fondo alla lista, ma noi dobbiamo essere in cima alla lista e dobbiamo dirlo insieme perché è l'unico modo che abbiamo per farci ascoltare. Qui scriverò le prossime linee guida del Piano nazionale per le disabilità che firma il presidente della Repubblica, ma voglio anche lanciare un grande segnale, che siamo qui, che siamo in tanti e che abbiamo le idee chiare.La principale resistenza che troviamo per raggiungere la piena inclusività è la burocrazia a tutti i livelli. Adesso siamo in un momento storico in cui vogliamo fare un grande salto di qualità e cambiare. Cambiare significa progetto di vita, significa cambiare quello che si è sempre fatto sino ad oggi: non più le singole prestazioni ma un progetto di accompagnamento per la vita della persona.Non è facile. Andremo avanti sempre più convinti. Lo sforzo deve essere prima di tutto delle istituzioni per rendere più facile la vita delle persone e delle famiglie.Con EXPO AID vogliamo dare un grande segnale, quello di esser un mondo compatto dal punto di vista istituzionale, del terzo settore ma anche dei singoli cittadini. Possiamo fare molto di più ma dobbiamo farlo insieme.La vera sfida è fare capire a tutti che la disabilità non è di una persona, non è della sua famiglia ma è una responsabilità condivisa per fare rafforzare le nostre comunità.Noi abbiamo bisogno di invertire le priorità a tutti i livelli, istituzionali e anche nel mondo quotidiano per potere guardare gli altri con un occhio diverso: cioè dire io su ogni persona posso investire e guardare i suoi talenti, le sue competenze e non solo commiserare chi ha una disabilità. Qui siamo un mondo che lancia sfide, opportunità, progetti anche innovativi.Questo è un momento particolare, legato al contesto storico, economico e sociale che stiamo vivendo. Ho chiesto di rifinanziare i fondi che già abbiamo e stiamo lavorando anche sul fondo che mi è stato messo a disposizione l'anno scorso sulle periferie inclusive, un tema anche questo molto attuale. Stiamo lavorando su questo, poi il nostro è un settore che ha sempre bisogno di sostegno e di risorse e ne arriveranno altre con i decreti attuativi della legge delega perché abbiamo due decreti per la primavera del 2024 molto importanti che sono quello sulla valutazione dell'invalidità civile che cambierà completamente e quello sul progetto di vita sul quale dobbiamo investire soprattutto nella formazione e nell'informazione".

Questo è quanto ha dichiarato la premier Giorgia Meloni a conclusione della sua visita all'evento di Rimini:

"Ciascuno ha un talento, ed è questa la sfida per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, anche e soprattutto cercando di costruire percorsi personali in base al talento. Voglio fare davvero i complimenti al ministro Locatelli, all'Osservatorio sulle disabilità per questa iniziativa. Che è la prima di livello nazionale e istituzionale che mette insieme tutto il mondo che ruota attorno a questo tema. Cioè il mondo istituzionale ma anche quel lavoro infinitamente prezioso che enti, associazioni, realtà del Terzo Settore fanno insegnando qualcosa alle istituzioni perché in tema di sostegno, di qualità della vita qui si vedono esperienze straordinarie.Credo che questo ci insegni qualcosa di molto importante: in un mondo un po' impazzito nel quale si vorrebbe essere abituati a considerare il valore delle persone in base a quello che producono e a quello che consumano, noi dimentichiamo che ognuno di noi ha un codice genetico unico e irripetibile e che, quindi, in ciascuna persona c'è un talento, c'è qualcosa da tirare fuori, questa è la grande sfida, secondo me, dell'affrontare il tema delle persone con disabilità.Il modello che stiamo cercando di costruire con il ministro Locatelli e con il Governo, non è solamente erogare dei servizi, che sì possono migliorare la qualità della vita di persone che comunque rimangono a un margine ma è cercare di costruire percorsi personali che ruotino attorno ai bisogni specifici di quella persona, che ruotino intorno al talento di quella persona. Quello vuol dire dare una dignità. Chiaramente è un lavoro che non si può fare solamente con l'impegno istituzionale, si deve fare anche e soprattutto con l'impegno di chi la materia la vive, la conosce e ci lavora ogni giorno.Noi siamo impegnati in una serie di fronti, abbiamo tutto il tema dei decreti delegati collegati alla Legge sulla disabilità. E lì ce ne sono due che sono centrali: la riforma dell'accessibilità per l'invalidità e i percorsi multidisciplinari personalizzati per le persone con disabilità".

Per la cronaca, in relazione alle tematiche relative alla Sanità, ci sono 15 regioni in rosso che non sanno come sistemare i conti in quel settore e 4 miliardi di euro in meno di finanziamenti da parte dello Stato che stanno creando sempre maggiori problemi agli italiani che non hanno le possibilità economiche per rivolgersi alla sanità privata.