Continua la querelle tra Renzi e Calenda sul chi deve prendersi la responsabilità di aver affossato il progetto di partito unico che avrebbe dovuto nascere con la fusione di Italia Viva e Azione.
Oltre ai renziani che il capo ha sguinzagliato per spulciare e pubblicare qualsiasi possibile negligenza dell'ex alleato trasformandola in nefandezza, Matteo Renzi ha preso una pausa dalla reincarnazione di Buddha, rivestendo i panni più consoni del politico a tutto tondo, quello che ridisegna la realtà a proprio uso e consumo a seconda della convenienza del momento... dimenticandosi di ciò che ha fatto e detto in passato.
Ecco quello che ha avuto il coraggio di scrivere nella sua ultima produzione letteraria, la enews di questo sabato:
E [sic] per chiedere scusa a tutti gli amici che credono nel riformismo e nel Terzo Polo per l’indecoroso spettacolo di questa settimana. Ho fatto di tutto per evitare di giungere a questo epilogo. Ci ho creduto ma non ci sono riuscito.Penso che chi ha avuto responsabilità in questo fallimento debba chiedere scusa. E io lo faccio - per la mia quota parte - con la consapevolezza che ho fatto di tutto fino all’ultimo per evitare il patatrac. ...
In queste ore Carlo Calenda sta continuando ad attaccarmi sul piano personale, con le stesse critiche che da mesi usano i giustizialisti. Sono post e tweet tipici dei grillini, non dei liberal democratici. Tuttavia io non replico. Se sono un mostro oggi, lo ero anche sei mesi fa quando c’era bisogno del simbolo di Italia Viva per presentare le liste. Se sono un mostro oggi, lo ero anche quando ho sostenuto Calenda come leader del Terzo Polo, come sindaco di Roma, come membro del Parlamento europeo. O addirittura quando l’ho nominato viceministro, ambasciatore, ministro.Sul mio essere considerato un mostro, ho scritto un libro. ... Le cose che ho scritto sono talmente vere che dopo un anno non ho ricevuto neanche una querela per diffamazione. Sul garantismo di chi paragona un avviso di garanzia a una condanna non ho nulla da aggiungere. Sull’arte politica di chi distrugge un progetto comune per la propria ira non ho nulla da aggiungere. Sulla serietà di chi attacca le persone per non confrontarsi sulle idee non ho nulla da aggiungere.Non mi hanno fermato quando avevo tutta Italia contro perché volevo Draghi al posto di Conte. Allora ricordo bene chi diceva che aprire la crisi era un atto irresponsabile e Draghi non sarebbe mai arrivato. Eppure, mandando a casa Conte e portando Draghi, contro tutti, abbiamo salvato l’Italia. Figuratevi se ci fermeranno oggi! Sono un maratoneta, non un centometrista. So come si arriva al traguardo.Nei prossimi giorni partirà il congresso democratico, dal basso, di Italia Viva. Quello che volevamo fare insieme ad Azione, in modo civile e libero, lo faremo con chi ci sta. Prima i comuni, poi le province, poi le regioni. Non ci saranno paracadutati o imposti dall’alto. Sceglieranno gli iscritti, non Renzi. Faremo la Leopolda l’8-9-10 marzo 2024 cercando di portare tante belle esperienze a discutere, a condividere i sogni, a ragionare di politica. Pensare di vietare la Leopolda è incredibile: significa non aver capito quanto entusiasmo e quanta bellezza ci sia in un popolo che rifiuta il populismo.Alle Europee cercheremo di stare con chi ha voglia di credere nel riformismo e non nel sovranismo della Meloni o nel massimalismo della Schlein. La nostra casa è Renew Europe, il nostro leader Emmanuel Macron. Dopo le europee, con le primarie e il voto diretto degli iscritti, eleggeremo il leader o la leader che ci guiderà verso le Politiche. Cercheremo di allargare a chi ci sta, senza rinchiuderci in casa nostra. Apriremo ai mondi del cattolicesimo democratico, liberali, riformisti. Lo faremo spalancando le finestre, non chiudendoci nei personalismi o nelle ambizioni di leader autoproclamatisi.Quanto a me. Non mi fanno male gli attacchi personali. Ho la scorza dura ormai. Ho fatto tutti i passi indietro possibili. Mi dispiace tanto per chi non sa quanto è bella la politica fatta in modo diverso da così. Vi meritate una Politica con la P maiuscola, non questa settimana di follie via twitter. La politica come scambio di idee, come rispetto umano, come confronto tra progetti, come capacità di mettersi in gioco. La politica come sogno.Io sono un uomo fortunato. Ho 48 anni, ho vissuto la gavetta e ho attaccato i manifesti, ho preso i voti in tutti i livelli istituzionali guidando strutture amministrative complicate, sono stato eletto in provincia, in comune, a livello parlamentare, alle primarie con milioni di voti. Ho ottenuto il miglior risultato della storia politica italiana dell’ultimo mezzo secolo con il famoso 41%, ho fatto il Presidente del consiglio dei ministri, sono stato eletto sindaco della città in cui sono nato e cresciuto. Non ho niente da chiedere, solo qualcosa da dare per restituire il tanto che ho avuto.E quello che voglio farvi oggi è un augurio speciale. Lo faccio soprattutto ai giovani. Non abbassate mai la politica a uno scontro personale, a un’aggressione personale, a una lotta personale. La politica è sogno, non fango. Quando qualcuno vola basso, voi puntate in alto ci disse una volta Michelle Obama. Facciamolo in queste ore.Non replichiamo alle aggressioni giustizialiste. Riprendiamoci il sorriso. ... Lasciamo il fango a chi lo diffonde, torniamo a sognare e a proporre idee.
È sempre un'occasione per scompisciarsi dalla risate leggere come Renzi reinventi e riscriva la realtà. L'asceta della politica ha fatto carriera saltando in groppa a chi poteva garantirgli un minimo di visibilità per scaricarlo poi alla prima occasione per saltare in groppa a chi gli avrebbe garantito ancor più visibilità... e di groppa in groppa è arrivato a fare il presidente della provincia, utilizzando l'incarico (e secondo alcuni anche i soldi della provincia per qualche viaggetto per farsi conoscere negli Stati Uniti) per promuoversi a livello locale in modo da farsi eleggere sindaco di Firenze... utilizzando anche in questo caso il nuovo incarico per promuoversi a livello nazionale. Anche in questo caso, con i soldi del Comune... sempre secondo alcuni, in una vicenda mai chiarita fino in fondo.
E la fortuna di Renzi è stata aiutata anche dall'avere avuto per amico Carrai, di cui entrambi hanno sfruttato entrature e conoscenze, per poi fare carriera insieme, uno come politico e l'altro come privato nelle controllate pubbliche.
E adesso per Renzi la politica sarebbe un sogno e non fango, e per illustrarlo cita pure Michelle Obama. Questo oggi, mentre fino a ieri, invece, citava Rino Fomica e la sua famosa definizione "la politica è sangue e merda", poi edulcorata nell'affermazione che "la politica è per gli uomini il terreno di scontro più duro e più spietato".
E adesso Renzi fa la verginella che si affaccia per la prima volta al mondo, senza avere il minimo senza di vergogna per quanto detto e fatto finora.
Sull'altro versante, dopo aver messo insieme le affermazioni delle ultime ore degli stipendiati di Renzi e del loro burattinaio, Carlo Calenda ha imposto il silenzio ai suoi ma non a se stesso, rispondendo così agli attacchi ricevuti e togliendosi più di qualche sassolino, anzi più di qualche pietra, dalla scarpa:
"Nella vita professionale non ho mai ricevuto avvisi di garanzia/rinvii a giudizio/condanne pur avendo ruoli di responsabilità. Non ho accettato soldi a titolo personale da nessuno, tanto meno da dittatori e autocrati stranieri.Non ho preso finanziamenti per il partito da speculatori stranieri e intrallazzatori. Non ho mai incontrato un magistrato se non per ragioni di servizio. Mai sono entrato nelle lottizzazioni del CSM.Ho rotto con il PD quando ha tradito la parola alleandosi con Renzi e i 5S. Ho rotto con Letta quando ha trasformato l’agenda Draghi in quella Bonelli/Fratoianni/Di Maio. Non sono caduto nella fregatura di Renzi e Boschi sul finto partito unico.Gli Ego o la litigiosità non c’entrano nulla. Tutti i politici hanno un Ego. Per quello di Bonino consiglio di rileggersi Pannella. C’entra la volontà di fare politica in modo serio, onorevole e onesto. Buona giornata.
Ps: a Bonifazi che mi accusa di assenze. È una classifica fatta su 25 giorni di voti già superata. Quando non ero in Senato ero a fare iniziative sul territorio per Azione e IV. Non ero a Miami con il genero di Trump o in Arabia a prendere soldi dall’assassino di Khashoggi.Tanto dovevo di spiegazioni sulle polemiche di questi giorni e sul tentativo di renderle “caratteriali” piuttosto che politiche. Da ora Azione entra in silenzio stampa. Lasciamo la melma a chi ci sta bene dentro".
Che dire... speriamo che i due continuino all'infinito, perché il vicendevole sputtanamento non potrà che essere una buona notizia per coloro che pendevano dalle labbra di gente simile.
PS. Per chi non lo avesse notato, i media a supporto del post-fascismo hanno già scelto chi è il buono e chi è il cattivo tra i due... con Renzi che ha già sguinzagliato il suo direttore responsabile de il Riformista per fare da pontiere con Libero, il Giornale e La Verità... secondo Belpietro.