Con una legge di un unico articolo il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin insieme al ministro cognato, quello che Giorgia Meloni ha pensato di piazzare all'Agricoltura ritenendo che lì potesse fare meno danni, hanno licenziato in una legge di un unico articolo il Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica.
La sostanza del provvedimento è indicata nell'allegato, pubblicati entrambi nella Gazzetta Ufficiale n. 152 del 1° luglio, in cui si dice che sarà consentito sparare a qualsiasi specie selvatica ritenuta invasiva e dannosa, ibridi compresi (anche di cane), e ovunque, creando così un problema di sicurezza pubblica.
Fino a pochi giorni fa, la caccia era consentita in determinati periodi dell'anno in aree ben specificate indicate da ogni Comune sul proprio territorio. Da oggi, invece, sarà possibile sparare a qualsiasi animale "selvatico" ritenuto invasivo e dannoso... ovunque! In questo modo, come chiunque potrà immaginare, il cane del vicino ritenuto fastidioso sarà scambiato per un lupo o una volpe, il gatto per una donnola... ecc. Poi, dopo averli accoppati, si dirà che è stato un errore.
La cosa ancor più singolare - ma non può stupire, considerato l'acume intellettuale dei due estensori del provvedimento - è l'elenco degli "strumenti" consentiti per la soppressione degli animali:
a) reti, gabbie e trappole di cattura; b) ottiche di mira anche a imaging termico, a infrarossi o intensificatori di luce, con telemetro laser, termocamere; c) fucile con canna ad anima liscia o rigata a caricamento singolo manuale o a ripetizione semiautomatica classificate come armi da caccia o armi sportive. Salvo quanto diversamente disposto dalle normative vigenti in materia di armi, per i fucili con canna ad anima rigata e' consentito l'utilizzo di ogni calibro, anche con diametro del proiettile inferiore a millimetri 5,6 e con bossolo a vuoto di altezza inferiore a millimetri 40; d) arco tradizionale (longbow, flatbow, ricurvo) di potenza non inferiore a 50 libbre a 28 pollici di allungo e arco compound di potenza non inferiore a 45 libbre a 28 pollici di allungo e frecce con punta munita di lame; e) fucili ad aria compressa di potenza superiore ai 7,5 Joule; f) strumenti per telenarcosi (fucili, cerbottane); g) strumenti per coadiuvare l'osservazione e il riconoscimento degli animali (binocolo, cannocchiali, ottiche a imaging termico, intensificatori di luce e visori a infrarossi dotati di telemetro laser); h) camera di induzione per eutanasia; i) strumenti di videosorveglianza nel rispetto delle normative e disposizioni in materia di privacy e trattamento dei dati personali; j) falco (unicamente per le specie autoctone delle famiglie degli Accipitridae, Falconidae, Strigidae e Tyonidae); k) richiami acustici, sia elettronici che meccanici; l) stampi e richiami impagliati, anche di specie diverse da quella oggetto di controllo; m) richiami vivi unicamente della specie oggetto di controllo, purché siano detenute ed utilizzate nel rispetto di tutte le norme vigenti in materia di benessere animale; n) esche alimentari/olfattive attrattive (foraggiamento attrattivo, opportunamente regolamentato).
In pratica, se i due ministri avessero detto che per tale attività è consentito qualsiasi tipo di arma al di sotto dei mortai, avrebbero risparmiato tempo.
Naturalmente, tutti sono invitati a sparare:
a) personale d'Istituto (polizia provinciale e locale, guardie venatorie, Corpi forestali regionali e forestali); b) società private, ditte specializzate o operatori professionali, cooperative e singoli professionisti, previa frequenza di appositi corsi conformi a programmi predisposti dall'ISPRA, muniti di licenza per l'esercizio venatorio nel caso di abbattimenti con armi da fuoco, ove previsto dalla legislazione regionale; c) cacciatori, previa frequenza di appositi corsi conformi a programmi predisposti dall'ISPRA, indipendentemente dall'Ambito territoriale o dal Comprensorio Alpino in cui risultano iscritti nonché dalla forma di caccia da questi prescelta; d) proprietari e conduttori dei fondi, previa frequenza di appositi corsi conformi a programmi predisposti dall'ISPRA, muniti di licenza per l'esercizio venatorio nel caso di abbattimenti con armi da fuoco (pertanto con arco e frecce possono farlo!); e) veterinari in servizio presso la sanità pubblica, previa frequenza di appositi corsi conformi a programmi predisposti dall'ISPRA, muniti di licenza per l'esercizio venatorio nel caso di abbattimenti con armi da fuoco, ove previsto dalla legislazione regionale.
Uno dei due firmatari della legge, il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin, di giorno dichiara la biodiversità un bene prezioso da tutelare e valorizzare, di notte licenzia una legge per eliminare la biodiversità! E che dire del suo collega, il ministro cognato che prima vieta la carne cellulare per garantire la sicurezza degli italiani, senza avere alcun dato scientifico che tale sicurezza sia a rischio, e poi sdogana il far west nei cortili di qualunque abitazione di tutta Italia e in qualsiasi giorno dell'anno.