Sarà realizzato un centro d’accoglienza per soggetti in difficoltà nei locali dell’ex convento dei Cappuccini dal Distretto socio-sanitario con i fondi messi a disposizione dal P.N.R.R. (misura 5) per l’importo di circa un milione e 100 mila euro.

Quella, che tecnicamente viene definita “stazione di posta”, è un investimento che gli enti locali portano avanti con lo scopo d’aiutare le persone senza dimora ad accedere facilmente all’alloggio temporaneo, in proprie strutture ed offrire loro servizi completi sia col fine di promuoverne l’autonomia, che per favorire una piena integrazione sociale.

Nel caso del Distretto di Milazzo, comprendente 13 Comuni, l’immobile individuato è quello, che ha ospitato sino ad alcuni anni addietro gli uffici Lavori Pubblici e che necessitano d’una ristrutturazione. L’iter burocratico è stato avviato con l’incarico ad un professionista di redigere il piano di interventi da portare a compimento per rendere la struttura idonea.

Secondo gli intenti del Distretto, nel primo triennio si prevede che all’interno degli ex Cappuccini si possano ospitare, ovviamente a rotazione, una ottantina di beneficiari offrendo loro accoglienza e soddisfacimento dei bisogni primari h24; ricettività diurna e notturna, distribuzione di kit igienici, servizio docce, cena e colazione per gli ospiti notturni e bevande e alimenti per il ristoro agli ospiti diurni; gestioni di situazioni emergenziali; colloqui psicosociali con rilevazione dei bisogni prioritari; percorsi di accompagnamento all’autonomia.

“Un progetto – spiega l’Assessore ai Servizi sociali Pasquale Impellizzeri – che si inserisce all’interno dei processi d’inclusione sociale del territorio. Il distretto di Milazzo ha avviato percorsi per determinare la costituzione di una comunità inclusiva ed educante. Ruolo fondante di tale azione sarà quello assolto dal coinvolgimento delle associazioni per il contrasto alla povertà, quali: Croce Rossa, Caritas e altre associazioni di volontariato. Ai fini della pratica realizzazione del progetto si farà riferimento ad enti del terzo settore della rete della Governance Territoriale e infatti sia per la ristrutturazione dell’immobile individuato, che per la gestione dei servizi erogati e del personale si proseguirà con procedura di appalto ad evidenza pubblica”.