Sono nato nel dopoguerra, in un mondo ancora difficile ma pieno di speranza e possibilità. Il miracolo economico della ricostruzione spalancava opportunità per chiunque sapesse darsi da fare, mentre ascoltavo i discorsi dei grandi e i loro racconti su quello che era stato l'incubo della guerra.

Da adolescente ho vissuto intensamente l'incombere della guerra fredda e l'incubo della minaccia nucleare, i missili a Cuba, ma anche Praga e Budapest, e il Vietnam e tutte le altre piccole guerre del conflitto permanente e limitato.

Poi arrivò la stagione dei trattati, sulla limitazione e riduzione degli arsenali atomici (Salt 1 e 2), la Ostpolitik, e parve quasi una resipiscenza della umanità di fronte alla prospettiva della auto distruzione totale. Poi ancora cadde il muro e a molti, me compreso, parve che una stagione fosse del tutto alle nostre spalle.

Qualcuno scrisse persino che la storia fosse finita (Fukuyama). Sembrò che il linguaggio dell'economia potesse abbattere tutte le frontiere e il mondialismo fosse la nuova realtà di pace. Parliamo di ottanta anni di pace nel mondo, ma francamente non so a cosa ci si riferisca, visto che non si è mai smesso di combattere in tanti angoli del pianeta. Ma lo stesso ci siamo illusi di vivere nel secolo della pace, o così ce la siamo raccontata.

L'attuale crisi ha invece messo a nudo la vera realtà.

Altro che riduzione delle armi nucleari, più di 15 o 16 mila testate in mano a tanti. Il gioco degli imperi, come in un risiko, vede non i bisogni dei cittadini, ma le volontà di potenza e predominio giocare le sue carte. Metto in fila alcune notizie ed ecco che la Russia vuole tornare alla sua dimensione persa, mentre gli Usa rafforzano le loro aree di ingerenza e contrastano l'emergente Cina che non solo è potenza economica invasiva ma stanzia il 7% del suo Pil in armi.

La Nato pensa di allargarsi, comprendendo anche un Giappone che è in riarmo, come anche la Germania e nessuno sembra ricordare quello che è stato. E l'India in questo nuovo ordine mondiale che farà?

Vabbè, noi sventoliamo le nostre bandiere arcobaleno mentre invochiamo e parliamo di pace, ma in fondo non sappiamo neanche cosa sia. Non è infatti cosa che l'umanità abbia mai conosciuto... perché siamo fatti così.

Foto da 2001 Odissea nello spazio
Tratto da: oltrelespine.blogspot.com