È fantastico vedere come nell'Istat targato 5 Stelle i dati macroeconomici del Paese siano in netta controtendenza con le incertezze della situazione politica ed  economica nazionale e internazionale. In Italia, da oltre un mese si registrano tensioni nel Governo, mentre all'estero continua la guerra commerciale tra Usa e Cina, senza dimenticare i problemi in medio oriente con l'Iran!

Così, a maggio 2019 scopriamo che anche il clima di fiducia di consumatori ed imprese è tornato a crescere dopo tre mesi consecutivi di calo passando, rispettivamente da 110,6 a 111,8 e da 98,8 a 100,2.

La fiducia dei consumatori sembra non aver limiti in relazione al clima economico e quello corrente, mentre non è così marcatgp per clima personale e, soprattutto, per quello futuro. Più in dettaglio, il clima economico sale da 122,8 a 125,9, il clima corrente aumenta da 106,9 a 109,6 il clima personale cresce da 105,9 a 107,4, e il clima futuro passa da 115,6 a 115,8.

Anche le imprese di tutti i settori paiono vivere un periodo di ottimismo, tanto che nel settore manifatturiero l’indice passa da 100,8 a 102,0, nelle costruzioni aumenta da 141,2 a 144,3, nei servizi va da 99,1 a 99,3 e nel commercio al dettaglio sale da 101,3 a 102,6.

Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nella manifattura si rileva un miglioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle attese sulla produzione.

Secondo quanto dichiarato in un proprio commento dall'Istat, "il miglioramento della fiducia è trainato dalla componente economica e da quella corrente".