Dopo aver contribuito attivamente a far approvare una delle peggiori leggi elettorali della storia italiana (la seconda in graduatoria è il Porcellum, sempre merito della Lega) il segretario dell'ex partito secessionista afferma che vuole andare dal notaio per far sottoscrivere a Berlusconi una norma anti-larghe intese.
L'insieme suona un po' grottesco.
La legge elettorale, così com'è, applicata all'attuale quadro politico tripolare, è condannata a non esprimere vincitori chiari.
Salvini lo sa bene, ma l'ha votata convintamente.
Adesso però vuole firmare atti notarili anti-inciucio.
Questo dimostra la schizofrenia della nostra classe dirigente.
La situazione: il M5S non vuole allearsi con nessuno e congela i suoi seggi in Parlamento.
Qualora avesse successo, Salvini farà impegnare Berlusconi a non allearsi con altre forze parlamentari. Altri seggi congelati.
Il centrosinistra si è diviso (ma almeno sui princìpi, una buona volta) e non ha alcuna possibilità di conquistare la maggioranza.
Le possibilità che la giornata elettorale si tramuti in una perdita di tempo colossale, aumenta a dismisura.
Sperare che gli arguti leader politici capiscano il significato della democrazia parlamentare è illusorio.