Scienza e Tecnologia

Per la vicenda della Colonial Pipeline in alcuni Stati Usa si registrano i primi problemi di approvvigionamento di carburante

Oltre il 7% delle stazioni di servizio in Virginia e il 5% di quelle nella Carolina del Nord martedì avevano esaurito il carburante a causa di un aumento della domanda. 

Lo scorso venerdì un attacco informatico di tipo ransomware  ha bloccato quasi del tutto la rete di oleodotti della Colonial Pipeline, 8.900 km, che fornisce quasi la metà del carburante della costa orientale. La sua completa funzionalità dovrebbe riprendere solo entro il prossimo fine settimana.

Nel frattempo, molti automobilisti hanno pensato fosse più intelligente fare scorta di benzina... provocando così aumenti di prezzo e carenze di carburante in molte stazioni di servizio, soprattutto in Carolina del Nord, Virginia e Florida, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Anche se nessuno ha formalmente accusato la Russia della responsabilità di questo attacco, a provocarlo, secondo l'FBI, è stato il gruppo DarkSide, molto attivo in relazione ad attacchi ransomware che finora, però, non hanno mai avuto come vittime obiettivi nell'Europa orientale, Paesi ex URSS. Il ransomware è un malware progettato per crittografare i dati di un computer in modo da non renderne più disponibile l'accesso, a meno che non venga pagato un riscatto.

L'ambasciata russa negli Stati Uniti ha respinto qualsiasi responsabilità in relazione alla vicenda Colonial Pipeline.
 

Autore Matteo Pani
Categoria Scienza e Tecnologia
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