Il Carnevale nel Piceno non porta con sé soltanto una lunga serie di eventi e appuntamenti storici in città e nella vallata, ma anche tante ricette tradizionali, che rallegrano ulteriormente gli animi.

Le festività carnevalesche, infatti, ad Ascoli e provincia sono molto sentite dalla cittadinanza e dalle comunità locali: basti pensare alle piazze gremite di gruppi mascherati, alle feste a tema che hanno sempre un alto numero di partecipanti che amano mascherarsi per l'occasione e agli appuntamenti storici come quelli che caratterizzano il borgo di Offida, con il suo Lu Bove Fint del venerdì e li Velurd del martedì grasso.

La settimana di Carnevale quindi è un'occasione per far festa, per essere un po' spensierati ma anche per gustare i sapori della tradizione, tramandati da generazioni e generazioni e gustabili anche in tutti i ristoranti Ascoli.

Ci sono dolcetti, come le castagnole e le frappe, che sono conosciuti e diffusi anche fuori dal Piceno. Le castagnole sono delle deliziose palline fritte, preparate con uova, burro, zucchero, farina, latte e limone che possono essere colorate di rosso con l'aggiunta dell'alchermes e aromatizzate mettendo dell'Anisetta nell'impasto, rendendole così dei dolci Ascolani doc. Le frappe, invece, hanno all'incirca gli stessi ingredienti delle castagnole, ma si presentano come delle croccanti frittelline allungate.

Tra i dolci non possiamo non menzionare i ravioli di castagne: pasta all'uovo ripiena di un impasto composto principalmente da marroni, caffè, liquore o Anisetta e cacao. I ravioli, una volta preparati, verranno poi fritti.

Ogni famiglia ha la propria ricetta tramandata da generazioni, con il proprio ingrediente preferito o aroma segreto, ma questo vale per ogni ricetta tipica e antica come quelle che si cucinano nelle occasioni speciali.

I ravioli sono i protagonisti del Carnevale Piceno anche nella loro variante salata.

Quelli tipici Ascolani sono i ravioli “incaciati”. Si tratta di pasta all'uovo ripiena di un misto di carni macinate in cui deve essere preponderante la carne di gallina, mischiata a quella di maiale e di manzo e aromatizzata con limone, cannella, noce moscata: il tutto secondo le dosi stabilite dalla preziosa ricetta della nonna. Questi ravioli, dal sapore caratteristico e particolare, non necessitano di grandi condimenti: verranno lessati e, per l'apputno, incaciati, ossia conditi con del parmigiano.

Una variante può essere quella dei ravioli ripieni di ricotta: in questo caso, vista la delicatezza del ripieno, si potrà arricchire il condimento, magari preparando un buon sugo di pomodoro. L'impasto potrà essere arricchito con formaggio, maggiorana o le proprie spezie o aromi preferiti o, addirittura, potrà essere lasciato neutro per poter creare anche qui dei dolcetti da friggere e zuccherare.

Insomma, gli spunti per mettere su qualche chilo non mancano: per fortuna avremo tutta la quaresima per metterci in forma e ricominciare le abbuffate a Pasqua!