Il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato proprio oggi le sue proiezioni per l’anno in corso e il successivo 2021 che, chiaramente, accusano i contraccolpi della pandemia, aimè, tuttora in essere.

Per quanto riguarda la variazione in forma percentuale del Pil mondiale, l'organizzazione internazionale ipotizza una flessione di -4.9% per il 2020 seguita da un rialzo del +5.4% per l’anno prossimo. Le previsioni sono riviste regolarmente.

La Treccani ci insegna che: “Il prodotto interno lordo è il valore di tutto quello che produce un paese e rappresenta una grandezza molto importante per valutare lo stato di salute di un’economia, sebbene non comprenda alcuni elementi fondamentali per valutare il livello di benessere”.

Voglio focalizzarmi sull’anno in corso e il prezzo del crude oil Wti; uno dei motori dell’economia.

Di seguito il grafico a dispersione mostra in orizzontale (ascisse) la variazione annua in forma percentuale del Pil mondiale (W Gdp %) e, in verticale (ordinate), la variabile dipendente data dalla variazione annua in forma percentuale del prezzo medio del crude oil Wti (Crude Oil%).

Per farla breve, un eventuale calo di -4.9% del Pil mondiale potrebbe portare a un crollo del prezzo medio del crude oil, per l’anno in corso, di -80% circa.

Non prendete questi risultati alla lettera in quanto siamo partiti da una precisione economica applicata a un asset che abbiamo traslatato su un secondo asset con la retta di regressione. Il margine di “errore” è pertanto enorme. Inoltre, la correlazione storica tra le performance annue dei 2 strumenti è soltanto del 52%.

Questo post solo per evidenziare l’importanza mondiale che riveste il petrolio e una sua potenziale variazione a seguito di un choc economico.

Giovanni Maiani



Source: www.imf.org - www.treccani.it