Il dato congiunturale dell'inflazione a marzo 2021, in base alle le stime preliminari al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento del +0,3% rispetto al mese precedente.

Una leggera crescita  causata prevalentemente dall'aumento dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (che passano da -3,6% a +1,7%) e, in misura minore, dall'accelerazione di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +1% a +2,2%).


L'inflazione di fondo, quella al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei soli beni energetici si portano entrambe a +0,8%, da +0,9% di febbraio.


Il dato tendenziale è anch'esso in crescita, con il +0,6% rispetto a febbraio 2020. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano una variazione tendenziale nulla (da +0,2%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto accelerano (da +0,1% a +0,8%).


L'inflazione acquisita per il 2021 è pari a +0,9% per l'indice generale e a +0,5% per la componente di fondo.

Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento su base mensile dell'1,8%, prevalentemente per effetto della fine dei saldi invernali dell'abbigliamento e calzature, di cui il NIC non tiene conto, e dello 0,6% su base annua (da +1,0% nel mese precedente).