La Lega Serie A ha definitivamente archiviato l'offerta di Mediapro, come broker, per la rivendita dei diritti tv per le prossime tre stagioni della massima serie.

Per la scadenza fissata dalla Lega, Mediapro ha presentato una documentazione che non è stata ritenuta conforme e rispondente a quanto richiesto nel bando di assegnazione.

In pratica, le garanzie presentate dall'azienda catalana sono state fornite da soggetti terzi. L'averle accettate, da parte della Lega, avrebbe portato alla conseguenza certa di ulteriori ricorsi da parte di chi non si era aggiudicato il bando e a seri dubbi sulla possibilità, nel caso se ne fosse presentata la necessità, di poter farle valere.

Quindi, si riparte daccapo. Stavolta, l’assemblea della Lega ha definito la struttura dei pacchetti e il prezzo minimo complessivo in base ai quali partiranno le trattative private per i diritti tv del campionato per il prossimo triennio 2018/21.

Così ha dichiarato il presidente Micciché: «L'Assemblea ha approvato all'unanimità i pacchetti per avviare le trattative private, che inizieranno già nel pomeriggio.»

La conclusione delle trattative è stata definita per le ore 13 dell'8 giugno, mentre il 13 si terrà l'Assemblea che procederà, se ci saranno le condizioni, all'assegnazione parziale o totale dei pacchetti, che sono stati pubblicati in un documento sul sito della Lega.

Il nuovo bando di gara, che prevede un prezzo minimo più alto della precedente offerta, da 1,05 a 1,1 miliardi di euro, vedrà tra i partecipanti anche la stessa Mediapro, ma non più come broker, bensì come fornitore di contenuti. E secondo quanto avrebbe appreso l'Ansa da fonti vicine al gruppo spagnolo, si appresterebbe a farlo con un'offerta monstre da 6.6 miliardi di euro in 6 anni.