470 il numero di migranti sbarcati in Italia l'8 marzo. Il giorno successivo sono stati 1.869, mentre ieri 615... ma solo quelli registrati fino alle ore 8 del mattino.

A marzo sono stati finora 3.165, a febbraio 9.465, a gennaio 4.962, per un totale (nel 2023) di 17.592: circa tre volte il numero di quelli sbarcati negli ultimi due anni nello stesso periodo di riferimento.

Considerando quanto licenziato dal governo con il decreto flussi, questi numeri dimostrano che il cosiddetto fattore di attrazione rappresentato dalle navi delle ong non esiste, come tra l'altro era già stato ampiamente dimostrato.

Ieri, Mattarella ha firmato l'ennesimo provvedimento a contrasto dell'immigrazione via mare, il decreto legge "recante disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare", licenziato nel CdM che il governo Meloni ha tenuto a Cutro.

Il solito provvedimento di bandiera, esclusivamente propagandistico, in cui si inaspriscono le pene contro gli scafisti, come se questo potesse fermare le partenze. Gli scafisti, ma a quanto pare l'informazione non è conosciuta nel governo Meloni, sono sempre o quasi gli stessi migranti che tentano di arrivare in Europa, ma che non hanno i soldi per pagarsi il viaggio e, spesso, pure minorenni: nei centri di detenzione italiani ve ne sono una cinquantina in attesa di giudizio (fonte Avvenire). Pertanto, è difficile immaginare che prendersela con gli scafisti possa diminuire le partenze... ma per la propaganda questo ed altro.

Quest'oggi, poco dopo la mezzanotte al porto di Crotone è arrivato un peschereccio in pessimo stato, che ha affrontato un mare forza 6, soccorso al largo della costa calabrese dalla Guardia Costiera, ha attraccato scortato da tre motovedette della Capitaneria di Porto e da un rimorchiatore. 

In mattinata, la nave Dattilo della Guardia costiera ha sbarcato a Reggio Calabria 584 migranti, soccorsi in mare nel corso di tre diversi interventi.

Poco prima di mezzogiorno, Alarm Phone ha lanciato una nuova allerta su un barcone con circa 500 persone a bordo che, nonostante i resoconti delle autorità e dei media, non sarebbe ancora stato soccorso. L'ultimo contatto risale alle 7:48.

Nel frattempo è stata recuperata la 74.esima vittima della strage di Cutro: una bambina di 5 o 6 anni, il cui corpo era stato avvistato tra le onde: è la 30.esima minore morta nel naufragio e la 21.esima compresa nella fascia d'età tra 0 e 12 anni.