Operazione di Augusto De Luca, famoso fotografo e performer, per denunciare una situazione di degrado nella sua città.
Una partita di golf nelle buche stradali . Campo migliore di Napoli non c'è. Per questo motivo Augusto De Luca ha deciso di radunare un gran numero di partenopei in piazza del Plebiscito. Lo scopo ? Trasformare l'emiciclo in un vasto green. L'idea provocatoria è stata rilanciata sulla scorta di un precedente filmato diffuso su you tube in cui Augusto De Luca gioca a golf : impugna il ferro, colpisce la pallina e la spedisce in una delle voragini delle strade cittadine, su ognuno delle quali è piazzata una bandierina; il "campo", naturalmente, è la carreggiata. La pubblicità virale dell'evento è stata lanciata con due messaggi uguali partiti da due account di facebook. Il messaggio ha raggiunto più di 10.000 persone e la risposta in rete è stata eccezionale e ha suscitato molta curiosità. De Luca ha ricevuto perfino richieste di esportare l'iniziativa in altre città. Questa è una denuncia sotto forma di provocazione. Si gioca, non per divertirsi ma per ricordare e denunciare, con molto entusiasmo, molta curiosità e la sensazione di partecipare ad una provocazione, nel solco della street art, De Luca e alcuni collaboratori hanno montato, al centro di questa monumentale piazza, un quadrato con bandierine e start. Sette ragazzi distribuivano volantini con la spiegazione della performance – denuncia, invitando gli intervenuti a tirare con il ferro le palline nella piazza. Hanno giocato adulti, bambini e anziani mentre De Luca videoriprendeva tutto. L'atmosfera era allegra e divertente, tutti erano d' accordo sulla giusta motivazione di questa inusuale performance.
De Luca prima di andare via ha detto: "sono sicuro che gli automobilisti, ad ogni buca si ricorderanno della mia provocazione. Ho invitato più persone a partecipare ad una surreale partita di golf in Piazza del Plebiscito. E' una mia denuncia di un degrado senza precedenti. Gli incidenti, le auto e le moto distrutte, le vittime, causate dalle buche stradali, l'immagine complessiva di una città “GROVIERA”, rendono Napoli impraticabile per chi ci vive e per chi vorrebbe visitarla. Una PROVOCAZIONE dunque la mia, una provocazione ironica che serve a far pensare. L'ironia arriva prima e non è violenta… Ai posteri l'ardua sentenza. Si gioca quindi, non per distrarsi, ma per ricordare e denunciare”