Molti si chiedono perché, con 30mila casi di contagio da Covid-19, fuori della Cina, l'OMS non dichiari che l'attuale epidemia da coronavirus sia una pandemia.

Secondo i "malpensanti" questo potrebbe essere motivato dalla volontà di non causare il default per due cat bond.

Come ci ricorda il sito quifinanza.it, nel maggio 2016, durante il G7 a Sendai, in Giappone, la Banca Mondiale aveva annunciato delle obbligazioni ad alto rendimento contro una pandemia, proprio come quella in atto a causa della Covid-19.

I cat bond (catastrophe bond), sono in sostanza dei contratti assicurativi che offrono dei rendimenti altissimi (fino al 20%) agli investitori che li sottoscrivono che rischiano però in toto il loro capitale nel caso in cui si verificasse una delle condizioni "catastrofiche" indicate nel contratto.

I cat bond sono emessi da istituzioni come la Banca Mondiale oppure da compagnie private per riassicurare assicurazioni di terzi, in modo da ammortizzare il fattore di rischi.

Nel 2017, come fa notare Altroconsumo Finanza, la Banca Mondiale ha emesso due bond con scadenza 15 luglio 2020, per un totale di 320 milioni di dollari, relativi alla copertura di una possibile pandemia. Questi titoli pagano cedole molto alte, ma come contropartita pongono delle condizioni capestro: se prima della scadenza di metà 2020 (15 luglio) scoppieranno delle "pandemie", i sottoscrittori potrebbero perdere il capitale investito.

Pertanto, a questo punto, non è illogico chiedersi se l'OMS non stia proteggendo gli interessi di quegli investitori rifiutandosi di dichiarare l'epidemia attuale per quello che ormai è agli occhi di tutti: una pandemia!