Rumori agghiaccianti, luci che si accendono e spengono da sole, rubinetti aperti, singhiozzi, rumore di passi all’interno delle stanze, apparizioni di figure umane, perfino aggressioni ai danni degli inquilini e alle forze dell’ordine, queste sono le voci che circolano sugli strani fenomeni di Villa Caboto, la casa stregata di Mondello.

A Mondello, a pochi chilometri da Palermo, c’è una villa degli anni trenta del 1900, che negli anni è diventata famosa, si tratta di Villa Caboto, dove in molti raccontano di aver visto o sentito cose bizzarre, molte sono le leggende sulla casa, ma le più accreditate sono tre.


La villa si erge maestosa poco lontano dal Palace Hotel, un albergo molto lussuoso di Mondello, è un luogo misterioso che attrae ed incuriosisce sia per i fenomeni, che per le leggende a cui è legata.


Uno dei racconti riporta che durante la seconda guerra mondiale, precisamente nel 1943, la villa sia stata occupata dai tedeschi e sia stata usata come casa di piacere per i soldati ed ebbe un tragico epilogo una notte quando un commando di soldati americani irruppe sterminando i soldati e le prostitute.

Un’altra versione della stessa storia racconta che a causare la strage non furono gli americani, ma più semplicemente una sera ci fu una feroce lite tra i soldati che si concluse tragicamente con la morte violenta di militari e donne.

In entrambe le versioni le anime avvistate a Villa Caboto sarebbero quelle dei soldati morti nel combattimento o nella rissa.

L’ultima delle tre storie non parla della villa come di un bordello, almeno non solo, ma come luogo di reclusione per prigionieri il cui triste destino riservava atroci torture a morte ed in questo caso a causare i fenomeni di cui abbiamo parlato, sarebbero le anime dei prigionieri.


Ci sono altre leggende, sempre ambientate nel periodo della guerra, ma non legate direttamente a questa, una in particolare è una bella e triste storia d'amore degna di una tragedia shakespeariana, che coinvolse la figlia di un contadino promessa sposa ad un signore legato alla nobiltà locale.


 

Come spesso accade la fanciulla non amava il suo promesso, ma si era invaghita di un soldato americano che era solita incontrare in un capannone disabitato vicino alla villa, ma il nobile, deciso a cogliere il flagrante la coppia, reso cieco dalla rabbia, sbarrò la porta e diede fuoco al deposito causando la terribile morte della donna, che, ancora sola, stava attendendo il suo amante.


Per altri invece i due si sarebbero uccisi nella villa, ma poco cambia, perchè la leggenda vuole che dopo la loro morte, le loro anime (o solo quella di lei a seconda della versione) vaghino meste nella villa in ricordo del loro impossibile amore.


Ma cosa succede a Villa Caboto?

All’interno della villa sarebbero ci state varie apparizioni: da bambini che giocano, a qualcuno che racconta di aver visto un lume accendersi e spegnersi in continuazione, fino a forze invisibili che avrebbero picchiato con un bastone di legno due carabinieri in ricognizione. 

Ma soprattutto, molti sostengono di aver intravisto dall’esterno della casa una vecchia signora sorridente davanti alla porta, l’anima inquieta inviterebbe i passanti ad entrare.

Non si sa se si tratti di leggende metropolitane o racconti inventati per spaventare, eppure dagli anni ’80 Villa Caboto non riesce ad essere venduta, né tantomeno occupata per brevi periodi.

Un motivo dovrà pur esserci.