Arrivati alla Manovra Economica per il 2024 del Governo Meloni, la situazione può capirla anche un bambino.

Prima che iniziasse il Governo Conte avevamo 2.350 miliardi di euro di Debito pubblico ed oggi siamo a 2.843 miliardi di euro.
In altre parole, in meno di 5 anni ci siamo indebitati di 500 miliardi di euro per sostenere la spesa dello Stato, delle Regioni, dei Comuni e degli Enti vari.

Il tutto a confronto di un PIL che oggi arriva a 1.909 miliardi avendo recuperato quasi il 10% rispetto al 2021, quando era di 1.782 miliardi di euro.

Nessuno se ne è accorto ma il PIL ha fatto un bel balzo in avanti in questi ultimi due anni.
Purtroppo, se  fino al 2018 era incapiente per coprire il debito, ancor più è incapiente oggi, nonostante la crescita di questi due anni ha almeno interrotto la corsa verso l'abisso.

Dunque, se la popolazione si è impoverita, ancora di più è accaduto alla capacità di spesa pubblica sotto il peso degli interessi sul debito cresciuti del 20% a monte che si abbatte sui già ristretti limiti di stabilità del bilancio nazionale e dell'Eurozona.

E l'opposizione sembra non averlo accettato che lo Stato non è una miniera d'oro senza fine.

Visto come è andata negli ultimi anni, quel che ci aspettano sono Austerity e Privatizzazioni, per fermare l'emorragia finanziaria e per immettere ulteriori capitali. 
Si spera anche una nuova e diversa intesa per i ruoli, i poteri e le competenze da attribuire alle Regioni, che dovrebbero essere il volano della ripresa e non il serbatoio assistenziale.

E la "sinistra plurale" a campo largo?
Ha ragione a difendere la 'piazza' del Reddito di cittadinanza, sollecitare il Salario minimo al governo ma non ai sindacati,  insistere sull'utilità di una Patrimoniale?

Il RdC esiste da 5 anni e l'unica cosa certa - tra situazioni bisognose o malfidate che fossero - è che il Reddito di cittadinanza non genera nè occupazione nè emersione del lavoro nero nè crescita dei salari.
Capitolo chiuso.

Il Salario minimo significa che lo Stato interviene sul costo del lavoro, determinando un minimo di diritto. Trattandosi di un costo, in qualche modo va compensato nel bilancio delle imprese. 

Un costo che ricadrà sui cittadini - specialmente i più deboli - sotto la forma di un aumento del lavoro nero e/o delle tasse o semplicemente dei prezzi. 
Senza parlare dei contratti che avendo un minimo poi si ritroveranno a negoziare la ... premialità, così invisa proprio a chi chiede di introdurre il Salario minimo. 
Un autogol.

Andando alla Patrimoniale o interventi simili, sarebbe innanzitutto una deludente batosta per i risparmiatori che poi son quelli che sostengono il debito degli italiani.
Ad esempio, fatta la Patrimoniale cosa succede alle aste dei titoli di Stato? Ritorniamo con uno spread da incubo?

Soprattutto, anche applicando una Patrimoniale con una percentuale doppia al 1982, non si ricaverebbero più di una 30ina di miliardi, forse meno,
Cioè spiccioli e solo per un anno, ma con ripercussioni disastrose (stagnazione) per l'economia.
Della serie, c'è chi mai impara dai propri errori.