Economia

Olio di puglia: nel 2016, produzione al -40%

Annata da dimenticare, quella del 2016, per i produttori del comparto olivicolo pugliese. Come testimoniato dalle proiezioni di mercato di Unaprol - Consorzio Olivicolo Italiano, la regione, con una produzione totale pari a 242.196 tonnellate di olio, ha fatto segnare una flessione del 40% rispetto ai volumi del 2015. Un calo sistemico che ha coinvolto anche tutte le altre regioni del Mezzogiorno italiano, con la Sicilia che registra una perdita del 42%, Campania al -49% e Calabria, record nelle perdite, al -53%. Nel complesso, il Sud ha perso il 50% della produzione su base annua, peggio del Centro, la cui flessione si è attestata al 40%; sorprende il Nord, stabile nel complesso e con alcune regioni virtuose che sono riuscite a chiudere in positivo u anno nefasto (record positivo per il Veneto, +30% e 1.761 tonnellate).

La Puglia resta leader

A dispetto di un calo nettissimo e profondo che ha gettato scompiglio tra gli esercenti del settore, la Puglia si è comunque confermata leader nella produzione olivicola Made in Italy, seguita da altre due regioni del meridione zavorrate da perdite significative quali Calabria e Sicilia; il 2016, dunque, nonostante la crisi nella produzione, consolida un primato nazionale ormai storicizzato.

Salgono i prezzi

Inevitabilmente, la diminuzione dei volumi ha causato un incremento sostanziale dei prezzi di mercato. L’olio pugliese extravergine d’oliva, venduto alla borsa merci di Bari (la più importante del Paese) a 3,8 euro al kg nel mese di settembre, si attesta ora sul costo medio di 5,8 euro; incremento inevitabile e in linea con quello registrato nelle altre regioni del Sud e che tocca i vertici del +70% in Sicilia.

Meteo e xylella

Benché si parli del batterio della xylella ormai da diverse stagioni, la mosca che attacca l linfa grezza degli alberi di ulivo ha inciso solo per un 5% sul decremento della produzione, soprattutto nelle zone del Gargano r risparmiando quasi totalmente gli uliveti del Salento. Ben più incisivo, invece, è stato l’incedere di un meteo imprevedibile e che, a causa di temperature medie invernali insolitamente alte, ha impedito la piena maturazione delle olive, impattando pesantemente sul raccolto di fine anno.

Articolo inviato dal Frantoio oleario Malacarne

Autore walterw
Categoria Economia
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