Nel suo editoriale E. Galli Della Loggia centra uno dei punti più critici a cui dovrà essere messa mano per rimettere in piedi questo paese.

La riforma della giustizia è un nodo cardine perché il nostro paese possa uscire dall'arretratezza in cui oramai versa da diversi anni.

Il potere giudiziario è un potere forte, in grado di condizionare pesantemente sia il potere legislativo che quello esecutivo. Lo sapeva bene il PCI che ha iniziato a colonizzare quell'apparato per utilizzarlo come un arma nei confronti dei propri nemici.

Il caso Palamara è l'esempio eclatante, ma giustamente l'ex magistrato era solo il capo di un sistema in vita da decenni.

Occorre rimettere a posto questo settore dello stato che influenza anche l'economia, in quanto non permette di avere un quadro chiaro a chi vuole investire.

Certo Draghi non riuscirà nel suo compito a mettere mano ad una riforma di natura politica, ma chi verrà dopo di lui avrà questo compito strategico.