Ma è possibile che tutto ci debba scivolare addosso senza che riusciamo a incazzarci? Possibile che tutto debba passare come fosse cosa “normale”?
C’è una giudice che emette una sentenza. Questa sentenza può essere giusta o anche sbagliata; può avere sostanza giuridica o non averne e comunque fosse resta appellabile se ce ne fossero ragioni di merito e di diritto. E invece cosa accade?
Se quella sentenza non piace a qualcuno allora parte un attacco alla credibilità di quel giudice per dimostrare che il suo giudizio fosse condizionato da pregiudizio ideologico. Se anche fosse, e talvolta è accaduto, quella sentenza potrebbe essere discutibile discussa e anche annullata in tutte le sedi opportune, ma invece?
Immaginate qualcuno che viene incaricato di andare a spulciare in migliaia e migliaia di ore di registrazioni le più disparate, di dati e informazioni notizie anche indietro di anni per andare a trovare qualcosa che fosse utile allo scopo fino a trovare un fotogramma; una immagine proprio di quella persona in quel momento e da usargli contro.
Siamo sommersi da una massa enorme di dati e informazioni e come si fa a pensare che quelle immagini siano state trovate…per caso!
A pensar male spesso si indovina e l’idea che la polpetta avvelenata potesse essere già custodita pronta per l’uso è la prima che mi viene in mente. E che queste polpette possano essere prontamente preparate per chiunque, non certo io che conto nulla ma forse voi stessi all’occasione e state attenti a ciò che fate o dite, e questo non vi fa venir freddo alla schiena?
E quella volta che al supermercato vi passava accanto il famoso ricercato? E tutto questo non provoca un momento di rabbia? È così e da queste persone che vogliamo essere governati? Possibile che tutto possa passare come “normale”?