Salute

La sanità Campana è in grado di soddisfare le richieste di visite e accertamenti necessari alla popolazione?

Di Vincenzo Petrosino - Salerno -

Ascoltiamo sempre e leggiamo sui vari quotidiani che "La Sanità Campana" è perfetta, che i problemi sono tutti risolti e che grazie al non commissariamento la regione è un'oasi felice.

Bene.  Allora bisognerebbe rivolgersi ai direttori dei vari distretti sanitari dopo aver prenotato, ad esempio, una visita ematologica, reumatologica, internistica o cardiologica, oppure un qualsiasi altro accertamento. Immancabilmente, in troppe occasioni, la data di prenotazione è di mesi!

Note ancor più dolenti se poi chiediamo una visita specialistica domiciliare. Ad esempio, una visita nefrologica, cardiologica o neurologica...

Purtroppo esistono anche casi di ammalati anziani, invalidi, non deambulanti o affetti da severe patologie che necessitano di visite domiciliari e, diciamolo pure, a volte anche solo di una parola di conforto.

Spesso  in questa sanità che sentiamo dire essere perfetta, le cose non sono proprio così.

Si scopre che il nefrologo non fa visite domiciliari, il diabetologo neppure ma al più legge le carte che gli portano in ambulatorio. Fare a domicilio una misurazione dell'udito può divenire davvero impresa complessa, non parliamo della prescrizione domiciliare per l'ossigeno o un doppler carotideo !

A Pontecagnano, ultima notizia e forse non il caso peggiore, una visita  fisiatrica per invalido con insufficienza renale, cardiopatia e affezione neurologica  e non deambulante è stata solo a fine maggio, mentre il cardiologo è disponibile per inizio di aprile.

Resta quindi il disagio per l'ammalato, che non riceve le cure tempestive, ed anche per le famiglie.

Certo... la Sanità Campana e quella Salernitana in particolare sono a posto.... ma sulla carta, perché a guardar bene dentro, da utenti, spesso è un vero  incubo.

Non parliamo poi di quel ragazzo affetto da una malattia rara, che pesa 200 kg ed è bloccato in casa... a causa di Asl senza possibilità di strutture,  senza possibilità di assistenza fisiatrica... insomma, famiglie lasciate a se stesse e spesso indigenti. Troppe cose andrebbero riviste.

Forse bisogna anche comprendere perché davanti ad alcune porte delle Asl vediamo cartelli dove è scritto non aggredire il medico... reato perseguibile... o cose simili.

Inoltre, umanizzare la medicina è  SPESSO il fondamento della buona sanità.

Autore Vincenzo Petrosino
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