Uno scandalo, impossibile, vergognoso, assurdo, ho disdetto l'abbonamento a Dazn... questi alcuni dei commenti più comuni usati dai tifosi bianconeri in replica alla penalizzazione comminata alla Juventus a seguito della gestione delle plusvalenze emersa con l'inchiesta Prisma.
Tali commenti possono avere un fondo di verità?
Il 20 gennaio la Corte Federale d'Appello presieduta da Mario Luigi Torsello, accogliendo in parte il ricorso della Procura Federale sulla revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello a Sezioni Unite n. 89 del 27 maggio scorso, ha sanzionato la Juventus con 15 punti di penalizzazione da scontare nella corrente stagione sportiva e con una serie di inibizioni per 11 dirigenti bianconeri (30 mesi a Paratici, 24 mesi ad Agnelli e Arrivabene, 16 mesi a Cherubini, 8 mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio). La Corte ha confermato il proscioglimento per gli altri 8 club coinvolti (Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara) e i rispettivi amministratori e dirigenti.
Oggi sono state pubblicate le motivazioni che hanno giustificato quella sentenza.
Nelle 36 pagine che spiegano la dura condanna nei confronti della squadra della famiglia Agnelli, si legge tra l'altro che
"la Juve ha commesso un illecito disciplinare sportivo, tenuto conto della gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione... vista la documentazione proveniente dai dirigenti, con valenza confessoria e dai relativi manoscritti, le intercettazioni inequivoche e le ulteriori evidenze relative a interventi di nascondimento di documentazione o addirittura manipolatori delle fatture. ...Per quanto riguarda la sanzione – si legge ancora nelle motivazioni -, la Corte ha tenuto conto della particolare gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione e della stessa intensità e diffusione di consapevolezza della situazione nei colloqui tra i dirigenti della FC Juventus S.p.A. ... La Corte di appello federale ha ammesso la richiesta della Procura di revocazione del processo plusvalenze "di fronte ad un quadro dei fatti radicalmente diverso per l'impressionante mole di documenti giunti dalla Procura della Repubblica di Torino che ha evidenziato l'intenzionalità sottostante all'alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori. ... Un quadro fattuale – quello precedente – dimostrato dalle numerose dichiarazioni (derivanti dalle intercettazioni), dai documenti e dai manoscritti di provenienza interna alla FC Juventus S.p.A. e che hanno tutti una “natura essenzialmente confessoria" ...
Da notare che in base alla volontà dell'attuale governo di non voler più utilizzare le intercettazioni se non in casi reato evidentemente collegabili a mafia e terrorismo, i reati (per il momento sportivi) commessi dai precedenti dirigenti della Juventus non avrebbero potuto venire alla luce.
Crediti immagine: comunicato stampa Figc