Lazio e Juventus pareggiano 1-1 in un  match della 36/a giornata di Serie A, disputato allo stadio Olimpico di Roma

Al vantaggio bianconero con Kolo Muani al 51' risponde Vecino al 96'. 

Bianconeri in dieci dal 61' per l'espulsione di Kalulu. 

Le due squadre restano appaiate al quarto posto con 64 punti, uno in più  della Roma impegnata lunedì a Bergamo con l'Atalanta.

Matias Vecino si conferma, ancora una volta, Uomo della Provvidenza. Un tap-in all'ultimo minuto corona il forcing finale della Lazio e frena in maniera dura il tentativo di allungo della Juventus, già pronta a sognare una fuga a +3 verso il quarto posto e la qualificazione alla prossima Champions League. Invece, la volata si fa ancora più fitta e caotica, in attesa del posticipo tra Atalanta e Roma che potrebbe proiettare i giallorossi nella zona che vale l'Europa che conta.
 

Il pareggio lascia Lazio e Juventus abbracciate a quota 64, ma è il giusto risultato di una partita equilibrata, che si infiamma nell'ultima mezz'ora dopo un primo tempo molto tattico, nervoso e bloccato. Gli ospiti approcciano meglio la ripresa trovando il momentaneo vantaggio con un colpo di testa di Kolo Muani su assist al bacio di McKennie, ma quando sembrano in grado di poter indirizzare e controllare il match, si ritrovano traditi da Pierre Kalulu, espulso per una sbracciata su Castellanos.

La Lazio, rianimata dagli ingressi di Lazzari, Vecino, Pedro e Dia, alza la pressione. La Juventus si arrocca dietro a una barricata che spinge Tudor a una rivoluzione totale nel finale, quando, alla disperata ricerca di chili e centimetri, sfodera Vlahovic e Gatti rimangiandosi le scelte precedenti di inserire Conceiçao e Adzic. Il muro bianconero scricchiola di fronte a un'ingenuità di Savona, che rischia di regalare un calcio di rigore all'89', si incrina sotto la violenza del palo colto da Dia al terzo minuto di recupero, e crolla sul diabolico tap-in di Vecino con una manciata di secondi ancora sul cronometro.