Riprende oggi al Senato la discussione del disegno di legge Cirinnà con la votazione che servirà a definire il numero di emendamenti che dovranno essere discussi in aula.

Saltata ogni possibilità di accordo con il gruppo della Lega, che aveva presentato alcune migliaia di emendamenti, salvo accordi dell'ultimo minuto  verrà votato il cosiddetto canguro, presentato dal renziano Marcucci, che facendo decadere di molto il numero di emendamenti leghisti  accorcerà i tempi di discussione del ddl.

Tutto a posto? No. Perché alcuni degli emendamenti leghisti erano graditi anche alla componente della maggioranza di Governo contraria alla parte della legge Cirinnà che riguarda l'adozione del figliastro del coniuge o stepchild adoption.

Tanto per esser chiari, questa parte della legge non convince perché ad usufruirne  sarebbero anche le coppie omosessuali e questo non piace ai cattolici della maggioranza, compresi quelli del Partito Democratico  che, a quanto sostengono, sarebbe  poi il primo passo verso la legalizzazione della pratica dell'utero in affitto.

Nonostante la scorsa settimana sia trascorsa per trovare un accordo che potesse indicare una soluzione al problema, nessuna alchimia è stata ritenuta soddisfacente per far coincidere le richieste tra i pro e i contro stepchild adoption.

In compenso, si è però acuito il divario tra cattolici e non cattolici all'interno del PD, tanto che il parlamentare europeo  Daniele Viotti, in un suo tweet,  ha chiaramente detto che i cattodem (traduzione per cattolici nel PD) a lui hanno rotto il ....