Cronaca

Orso JJ4 catturato in Trentino, le vere responsabilità dell'uccisione di Andrea Papi

I boschi del Trentino sono stati ripopolati da orsi, nel 1999, quando con un progetto messo in campo dall'amministrazione locale si decise di reintrodurre orsi in questo territorio. 

Il progetto Life Ursus di reintroduzione era nato con un carattere scientifico che aveva l’obiettivo di dare una continuità della presenza dell’orso sul territorio. Successivamente il progetto ha assunto un volano turistico.

Aggressione orso: Ma di chi sono le responsabilità e chi risarcisce la famiglia?

Cosa dice la legge in merito? Nei casi di aggressione da animali selvatici, l’Ente responsabile è la Provincia, in quanto è affidato il controllo del territorio, dentro al quale si muovono gli animali selvatici.  E’ quindi sua la competenza del territorio. Infatti, la famiglia del giovane runner ha denunciato lo Stato e la Provincia. 

Fin da subito si è parlato di abbattere l'orso, forse un modo per sotterrare sotto al tappeto le responsabilità? La famiglia ha parlato chiaro: chiede giustizia, non vendetta e non vuole assolutamente che l'orso sia abbattuto, perché questa non è la soluzione. 

La responsabilità di questa morte è della Provincia di Trento che per 24 anni non ha educato i cittadini alla convivenza con gli orsi sul territorio. Non ha educato come comportarsi all’incontro con un orso, alla gestione dei rifiuti con la creazione di cassonetti anti-orso: se l’orso abbina la presenza di cibo in un centro abitato è finita – si legge su AGI. Il presidente della Provincia autonoma di Trento ha firmato l’ordinanza per uccidere il grosso animale che ha aggredito mortalmente tra i boschi di Caldes in Val di Sole il 26enne Andrea Papi. Per ora l’abbattimento è stato sospeso. Indubbiamente, negli anni vi è stata una sottovalutazione della situazione. 

La decisione di reintrodurre in un territorio a ridosso di centri abitati, richiede uno studio di fattibilità accurato e approfondito, un'analisi del territorio e una messa a punto di un programma per educare, informare la popolazione residente. In luoghi come Caldes, le persone amano e vivono la natura, è quello il loro habitat naturale; si porta il cane a  passeggio, si va in bicicletta, si fa footing e si fanno passeggiate. 

Autore Giovanna Angelino
Categoria Cronaca
ha ricevuto 347 voti
Commenta Inserisci Notizia