Nel primo tempo la Spagna fa la partita, ma non riesce a creare occasioni importanti in rapporto al volume di gioco prodotto. L'Italia controlla, gioca di rimessa e, nonostante tutto riesce a rendersi pericolosa, in un paio di occasioni, anche se quella più eclatante è stata fallita dagli iberici, anche grazie ad una bella parata di Donnarumma.

Così, il primo tempo della prima semifinale di Euro 2020 finisce sullo 0-0. Il secondo tempo si svolge sulla stessa falsariga del primo, salvo che gli spagnoli appaiono ancor meno concreti rispetto ai primi 45 minuti. Non è così per l'Italia.

Al 60'  Verratti libera sulla sinistra Insigne, il numero 10 azzurro prova a servire in profondità Immobile che viene chiuso da Laporte. Sulla respinta Chiesa prende la palla, dalla sinistra converge verso il centro dell'area e con un destro a giro supera Unai Simon che si limita a guardare la sfera infilarsi nella propria porta.

Dopo l'1-0, la Spagna inizia progressivamente a farsi sempre più pericolosa, anche perché l'Italia cerca quasi esclusivamente di proteggere il vantaggio e all'80', con il subentrato Morata, riesce a trovare il pareggio.

Sulla trequarti, il numero 7 spagnolo appoggia la palla ad Olmo e chiede il triangolo. Il numero 19 non fallisce il passaggio di ritorno, consentendo così al centravanti spagnolo di presentarsi in area a tu per tu con Donnarumma e superarlo con un tiro di precisione alla sua destra.

Sull'1-1 la Spagna costruisce i presupposti per creare delle azioni da gol almeno in un paio di occasioni, ma non è precisa nell'ultimo passaggio. L'Italia si rende pericolosa solo nel finale.

Dopo un breve recupero si va ai supplementari, dove succede poco o nulla. Si gioca solo nei primi 15 minuti, con gli spagnoli che mostrano di avere qualche energia in più degli italiani. Ma nei secondo 15 minuti, anche la nazionale di Luis Enrique esaurisce le batterie  e gran parte del tempo trascorre con le due squadre impegnate a far passare i minuti senza subire reti.

Si va ai rigori  e l'Italia comincia male, con Locatelli che si fa respingere il tiro da Unai Simon. Per fortuna degli azzurri, Dani Olmo, subito dopo, spara alto. Ai tiri dal dischetto, finisce 4-2 per l'Italia che si qualifica così per la finale di domenica prossima, sempre a Wembley, che la vedrà impegnata contro la vincente tra Inghilterra e Danimarca, l'altra semifinale in programma mercoledì.

Per l'Italia, quella conquistata stasera, è la quarta finale degli europei, torneo che ha conquistato solo una volta nella storia, nel 1968, vincendo a Roma 2-0 contro la Jugoslavia.

Così il CT Mancini ha riassunto la gara: "Loro sono i maestri del possesso palla e noi abbiamo fatto fatica a esprimere il nostro solito gioco, nonostante questo abbiamo avuto molte occasioni per far gol. Siamo in finale, adesso abbiamo 4 giorni per recuperare e poi vediamo cosa accadrà".

Questo, invece, il commento di Federico Chiesa: "Questa è una grande squadra, oggi è stata difficilissima perché la Spagna ha grandi giocatori e gioca ad altissimi livelli. Però siamo stati squadra fino alla fine, anche durante i calci di rigore e questo ci ha premiato. Sono orgoglioso del primato con mio padre, sul fatto che siamo gli unici "padre e figlio" a segnare nel campionato europeo.  Questa vittoria è dedicata a Spinazzola che stasera ci è mancato molto. I giorni son pochi per recuperare, ma siamo atleti e sicuramente riusciremo a riprenderci".



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