Una Vespa da guerra
Il nome ufficiale è Vespa 150 TAP, ma è stata chiamata anche Bazooka Vespa, soprannome pienamente giustificato dato l'aspetto.
Per paradossale che la cosa possa sembrare, nel 1956 all'esercito francese impegnato nella guerra d'Algeria venne in mente che la Vespa avrebbe potuto essere utilizzata come veicolo militare.
Fu deciso, pertanto, di commissionare agli Ateliers de Construction de Motocycles et Automobiles (ACMA), licenziatari francesi della Piaggio, la costruzione di 600 esemplari di una Vespa con motore da 150 cc, equipaggiata per scopi militari.
L'equipaggiamento consisteva sostanzialmente di un cannone M20 da 75 millimetri, di fabbricazione americana, necessariamente molto leggero, ma in grado di perforare blindature fino a 10 cm. di spessore, e sei proiettili. Si trattava di un'arma senza rinculo, grazie alla fuoriuscita dei gas dall'estremità posteriore, in modo da poter sparare direttamente dalla Vespa.
Derivato dalla normale Vespa per usi civili, lo strano veicolo pesava circa 115 chilogrammi e disponeva di una scocca rinforzata, che consentiva di paracadutarlo senza danni.
Infatti, TAP è una sigla che sta per Troupes Aéro Portées, truppe aero-trasportate, in pratica i paracadutisti cui la Bazooka Vespa era stata data in dotazione.
Purtroppo, il progetto non riscosse il successo sperato. Le ruote della Vespa, date le piccole dimensioni, consentono di viaggiare praticamente solo su strade asfaltate e rendono impossibile percorrere terreni anche un minimo accidentati.
Della Vespa 150 TAP se ne trovano in giro ancora alcuni esemplari, soprattutto in mano a collezionisti.
Nel 1964 Piaggio realizzò anche un prototipo di Vespa militare con una cilindrata di 125 centimetri cubici, contrassegnato dalla sigla VMA1T. Si trattò, però, di un progetto che non incontrò i favori del ministero della Difesa italiano cui fu sottoposto e fu quasi subito abbandonato.