Si sapeva come doveva andare a finire e così puntualmente è stato, e sono in molti a rimproverare a Letta di essersi incaponito nell'andare al muro contro muro senza voler trattare sulle modifiche richieste da più parti.

Sono del sommesso parere che Letta abbia invece fatto benissimo, e che quelli che con la faccia da angioletti se ne escono ora con la storiella del "bastava accettare qualche modifica e tutto sarebbe andato bene" sapevano perfettamente che le modifiche ad una legge già approvata dalla Camera avrebbero comportato un rinvio a quest'ultima per la loro ulteriore discussione e approvazione.

Non si fa fatica ad immaginare che con l'imminente necessità di eleggere un nuovo Capo dello Stato e con lo spettro di nuove elezioni, in DDL sarebbe scomparso nella nebbia nel silenzio totale e chissà se e quando se ne sarebbe mai riparlato.

Ora invece la faccenda ha scatenato un acceso dibattito e anche inevitabili polemiche con reciproci scambi di accuse,  di cui al momento opportuno l'elettorato terrà conto, specialmente i nuovi elettori giovani che all'argomento sono particolarmente sensibili visti i casi bullismo che si verificano quotidianamente nelle scuole.

Detto questo, entrando nel merito, forse si fa finta di ignorare che dietro a tutto questo c'è anche e soprattutto il muro di sbarramento alzato dal Vaticano, che tramite il portavoce La Russa, da tempo denuncia che il provvedimento tende a colpire "la libertà di pensiero e di espressione".

Che significa semplicemente che i preti pretendono di essere liberi di continuare a tuonare dai pulpiti che omosessualità e transessualità, non sono fenomeni esistenti in natura e accertati scientificamente, ma LIBERE SCELTE DETTATE DA UN DESIDERIO DI PERVERSIONE!

Piaccia o no questa è la verità. Non prendiamoci in giro!