Salute

Approvata alla Camera la legge Varchi che rende reato universale la maternità surrogata

Approvata alla Camera la legge Varchi che rende reato universale la maternità surrogata

Mercoledì 26 luglio, con 166 sì, 109 no e 4 astenuti, l'aula della Camera ha approvato a maggioranza la proposta di legge a prima firma Maria Carolina Varchi, di Fratelli d'Italia, che rende reato universale la maternità surrogata.

Contrari i gruppi di opposizione Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, mentre il gruppo costituito da Azione e Italia Viva ha lasciato libertà di coscienza ai propri deputati. Il provvedimento, approvato in prima lettura, passa ora al Senato per il sì definitivo.

"La maternità è unica, insostituibile, non surrogabile. Questa legge – ha dichiarato Maria Carolina Varchi – supererà ogni vaglio di costituzionalità. Nessun bambino sarà discriminato, né comprato da ricchi committenti. La relazione che vogliamo proteggere è il diritto del bambino ad avere una mamma e un papà. Ogni bambino ha un genitore biologico, quel genitore può trascrivere all'anagrafe il proprio figlio che ha tutti i diritti di tutti".

La legge, in sostanza, vorrebbe perseguire penalmente coloro che abbiano fatto ricorso alla maternità surrogata all'estero... in qualunque nazione. 

Dal punto di vista logico, a meno che l'Italia cessi di essere una nazione in cui i diritti di un imputato vengano rispettati, per provare il nuovo reato, una volta entrato in vigore, la magistratura dovrà effettuare costosissime rogatorie all'estero in nazioni in cui la maternità surrogata è invece consentita. Possibile che in quei Paesi si dia poi corso a tali rogatorie? 

È una domanda retorica di cui già, anche chi ha proposto la legge, conosce la risposta. Quindi, nella sostanza, a cosa servirà la nuova legge una volta approvata? Se lo chiedono in molti. Di cero non risolverà il problema delle registrazioni all'anagrafe di cui ha parlato la deputata Varchi, a cui l'attuale maggioranza non ha dato e non sembra in grado di dare una risposta. 

Autore Vincenzo Petrosino
Categoria Salute
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