Cronaca

Code alle primarie del Pd. Esiste un'altra Italia oltre quella del cambiamento

Non un fine settimana felice per il "cambiamento" che, oltre a lambiccarsi il cervello per capire come risolvere i nodi che fin dai prossimi giorni chiedono di essere sciolti (a partire dalla Tav), deve anche fronteggiare i successi mediatici dell'opposizione.

Mentre da una parte vengono sbandierati consensi plebiscitari a questo Governo dall'altra spuntano in piazza a Milano oltre 200mila persone a manifestare contro il razzismo promosso dalle politiche di Lega e 5 Stelle in una manifestazione di cui in pochi conoscevano l'esistenza. E a peggiorare le cose va pure aggiunto il dato di fatto che ai gazebo del Pd, per votare il nuovo segretario del partito, ci sono le code!

Sono 35mila le persone che questa domenica hanno permesso al Partito Democratico di allestire oltre 7mila seggi in tutta Italia, e 150 all'estero, per eleggere il nuovo segretario del partito tra una lista di tre nomi che comprende Zingaretti, Martina e Giachetti.

Aperti dalle 8 del mattino fino alle 8 di sera, i seggi registrano code che, alla vigilia, non erano per nulla scontate... anzi.

Naturalmente, a seguire, saranno immancabili le accuse di voti falsi, di elettori pagati e inconsapevoli... ma è evidente che le code ne costituiscono fin d'ora un ottimo antidoto.

Pertanto, all'Italia razzista e xenofoba del cambiamento risponde un'Italia ben viva, che non riesce a farsi raggirare dalle elementari e spesso ridicole "ricette" di Salvini e Di Maio.

Poi, che questa Italia possa trovare soddisfazione e rappresentanza in questo Pd, tuttora in parte tenuto in ostaggio dal renzismo, è altro argomento.

In ogni caso, esiste anche un'Italia che non è sovranista e parafascista... e non è poca cosa.

 

Autore Vittorio Barnetti
Categoria Cronaca
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