Flavio Tosi sui poliziotti arrestati a Verona: prima di dare giudizi, giusto e corretto accertare definitivamente i fatti
"Poliziotti arrestati a Verona. Ho avuto modo di parlare direttamente con il Questore Roberto Massucci. Credo che prima di dare giudizi, sia giusto e corretto accertare definitivamente i fatti e le singole posizioni degli agenti. Ricordo che c’è ancora un’indagine in corso e già altre volte abbiamo visto persone arrestate e poi assolte o addirittura prosciolte prima del procedimento giudiziario. Sono un garantista.Siano evitate strumentalizzazioni e generalizzazioni da parte di chicchessia. Gli eventuali reati sono sempre da addebitare a mere responsabilità individuali. Le forze dell’ordine e il corpo di Polizia di Stato sono un pilastro della nostra sicurezza. A loro va la mia solidarietà e vicinanza.Politicamente credo invece sia opportuno apportare modifiche al reato di tortura. Per com’è codificato lascia troppo adito a strumentalizzazioni di ogni genere e alle interpretazioni estensive di una certa parte della magistratura.Polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale, ma anche vigilantes privati hanno a che fare ogni giorno con delinquenti e malviventi, non con dei santi, questo va ricordato sempre. Malviventi che, non di rado, minacciano, insultano e a volte muovono anche le mani contro chi porta una divisa e non può fare sostanzialmente nulla perché poi rischia di essere accusato di qualche reato.Occorre dare maggiori garanzie alle forze dell’ordine e a chiunque lavori per la sicurezza dei cittadini. Prendete la recente condanna alla guardia giurata Massimo Zen, costretto a sparare verso l’auto di rapinatori seriali che lo stava volutamente investendo. Il codice penale e l’interpretazione che sovente ne dà una certa magistratura hanno delle storture grossolane: si punisce la guardia giurata, che in pericolo di vita è stata costretta a sparare a dei banditi, con una pena che non prendono nemmeno dei criminali efferati.Davvero è un mondo al contrario, dove si scambiano le guardie con i ladri, i cittadini onesti con i delinquenti".
Così ieri l'ex sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, oggi deputato in quota a Forza Italia, si era espresso sull'inchiesta che, tra arrestati e indagati, sta coinvolgendo oltre venti poliziotti della città veneta, anticipando la sua intervista rilasciata oggi a Radio Anch'io.
Che cosa ha detto Tosi in radio? Questo...
"Tortura? Dipende cosa si intende per tortura: se tortura è quella che si vede nei film della Cia... [Ma se, invece, è il caso di] uno che fermi in stazione, ubriaco marcio, magari strafatto, che viene in caserma e piscia in ufficio per maleducazione e sfregio, e magari insulta i poliziotti e gli sputa contro e si prende uno sberlone, questa non è tortura. Il problema è che il reato di tortura è stato concepito per cose che tortura non sono. ...Francamente, se mi metto nei panni di un poliziotto che prende 1.200, 1.300 euro al mese, che deve avere a che fare con gente di quel tipo lì che insulta, sputa e fa resistenza… Se gli dà uno sberlone… A casa mia, mi hanno educato che se mi comportavo male uno scapaccione lo prendevo. Quindi si deve vivere quel contesto lì. ...[Ad un arrestato] gli si deve rispetto in base a come si comporta: se piscia per terra e ti sputa in faccia… Cosa che accade... Compito dello Stato è difendere anche gli agenti di pubblica sicurezza che lavorano per lo Stato. Invece qui siamo nelle parti invertite, che se la cava meglio chi delinque e chi fa il suo dovere e ci mette del suo e rischia finisce pure a processo.Stiamo parlando di una indagine, non è neanche cominciato il processo, le cronache sono piene di notizie e vicende giudiziarie con persone arrestate quando poi vengono archiviate le indagini o assolte. [Attenzione a dare per] fatti certi quello che scrive un giudice che sta portando avanti l’indagine. Ci sarà un primo, un secondo, e un terzo grado di giudizio perché così prevede la Costituzione. Se dopo il terzo grado di giudizio ci sarà qualcuno condannato [allora] potremo dire che qui i fatti sono così come sono descritti. Per adesso è la parola di uno contro l’altro. Prima di tirare la croce addosso a decine di agenti aspetterei che si arrivi a sentenza, parliamo di fatti tutti da verificare. ... Vediamo poi alla fine del processo se e quante condanne ci saranno".
Le parole del "berlusconiano" Flavio Tosi hanno lasciato più di una perplessità negli ascoltatori, visto che in molti hanno espresso più di una protesta.
Però prendendo alla lettera quel che il deputato forzista ha detto, lo stesso non dovrà lamentarsi se, nel caso in futuro dovesse venire arrestato, venisse poi preso a pugni da un poliziotto e, nel caso in cui non fosse fortunato, invece di svenire dovesse anche crepare.
Inoltre, visto che questo è quello che ha confessato via telefono al suo "amo'" uno degli arrestati, secondo il "pensiero" di Tosi, la magistratura dovrebbe consentire a poliziotti del genere di continuare a prendere a pugni le persone arrestate finché una sentenza di terzo grado non ne certifichi la colpevolezza. Senza parlare di altri reati rilevati dai colleghi in stato di flagranza, commessi dai poliziotti arrestati
In Parlamento, nel 2023, ci sono persone che vengono pagate fin quasi 200mila euro all'anno per fare affermazioni simili.
Giudicate voi quale potrà mai essere il risultato della loro attività legislativa.