Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che mercoledì era impegnato ad incontrare a Tallinn la Presidente della Repubblica di Estonia Kersti Kaljulaid, il Primo Ministro Jüri Ratas e il Presidente del Parlamento Eiki Nestor, saranno sicuramente arrivate le voci di una richiesta da parte della Lega per un incontro, per parlare della questione relativa al sequestro dei conti della Lega voluto dai magistrati di Genova per recuperare 49 milioni di euro.

Il presidente della Repubblica è anche il presidente del CSM, il Consiglio Superiore della Magistratura, organo costituzionale di governo autonomo della magistratura cui spetta il compito di garantire l’autonomia e l’indipendenza della stessa.

La Costituzione attribuisce al CSM tutte le decisioni più significative sulla carriera e sullo status professionale dei magistrati e caratteristica fondamentale del CSM è l’autonomia dagli organi di indirizzo politico di maggioranza.

"Un ordine giudiziario autonomo e indipendente costituisce, infatti, una caratteristica fondamentale, sul piano organizzativo, dello Stato di diritto, in quanto realizza il principio della separazione dei poteri."

Con queste premesse, come è possibile anche solo pensare di poter chiedere a Mattarella un incontro per parlare di una questione giudiziaria che riguarda la Lega? Non è evidente che tale richiesta non solo è irrituale, ma soprattutto sbagliata, assurda se non addirittura politicamente indecente? Perché?

Perché mette in risalto, da parte della Lega, o l'ignoranza relativa al ruolo delle istituzioni che si pretende di voler rappresentare oppure l'assoluto menefreghismo per tale ruolo, pensando di essere comunque ingiudicabili, al di sopra della legge.

E in base agli ultimi sondaggi, la Lega, rappresentata da personaggi che hanno questo "senso" delle istituzioni, è il primo partito che gli italiani voterebbero alle prossime elezioni!