Salute

A Fano, nelle Marche, sono 51 i casi accertati di Dengue

"Sono attualmente 51 i casi accertati e 2 i casi probabili di febbre Dengue, tutti nell’area di Fano. 70 sono invece i casi che presentano sintomatologia compatibile.Tra domenica e lunedì è stata effettuata la terza disinfestazione prevista dal comune di Fano, con l’intervento di sette ditte specializzate. Contestualmente, si è provveduto alla disinfestazione del canale Albani da parte di Enel Green Power. Nei giorni scorsi, sono state installate nel territorio interessato trappole per monitorare la quantità di zanzare infette.La malattia è trasmessa dalle zanzare e non si trasmette da uomo a uomo. Per proteggersi dalle punture è consigliabile indossare maniche e pantaloni lunghi ed abiti di colore chiaro, utilizzare le zanzariere alle finestre e usare repellenti efficaci. Soprattutto dopo i recenti fenomeni atmosferici, va eliminato ogni ristagno di acqua, come quelli dei sottovasi, di bidoni e vasche. Le raccolte che non sono rimovibili vanno coperte per evitare deposizione di uova da parte delle zanzare, o va effettuato un trattamento antilarvale con semplici prodotti disponibili in commercio.La situazione è costantemente monitorata e sono state messe in atto tutte le azioni di Sanità Pubblica previste con il coordinamento del Dipartimento di prevenzione della AST. Nel sito ARS Marche sono pubblicate le informazioni disponibili".

Questa la nota di mercoledì 25 settembre rilasciata dalla regione Marche per aggiornare la popolazione sui casi di Dengue registrati a Fano.

Il virus Dengue (DENV) appartiene al genere Orthoflavivirus, della famiglia Flaviviridae. Il virus si trasmette all'uomo, che rappresenta l’ospite principale, attraverso la puntura di zanzare infette del genere Aedes: l’Aedes aegypti è considerato il vettore principale, ma anche Aedes albopictus (la cosiddetta “zanzara tigre”), sebbene meno competente, è in grado di trasmettere l’infezione . 

La trasmissione all’uomo del DENV  ( Dengue ) avviene durante il pasto di sangue di una zanzara infetta del genere Aedes. Non si ha contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue di una persona infettata per 2-7 giorni e, in questo lasso di tempo, una zanzara può contrarre il virus con un pasto di sangue e ritrasmetterlo, dopo qualche giorno, ad altre persone. 

Normalmente, dopo circa 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, la malattia dà luogo a febbre con temperature corporee anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.

La maggior parte delle persone che contraggono l’infezione non presentano sintomi o manifestano una forma lieve di malattia che si risolve in una o due settimane. Tuttavia, raramente, la Dengue può manifestarsi in forme gravi caratterizzate da forti dolori addominali, vomito persistente, sanguinamento di naso e/o gengive, debolezza, presenza di tracce di sangue nel vomito o nelle feci, che richiedono l’ospedalizzazione e possono risultare fatali in assenza di una terapia di supporto adeguata, soprattutto nelle persone che la contraggono una seconda volta.

La misura preventiva più efficace contro la Dengue consiste nell’evitare di entrare in contatto con le zanzare vettore del virus. A tal fine è dunque utile seguire alcune precauzioni generali:

  • applicare zanzariere alle finestre e attivare il condizionamento almeno nelle stanze in cui si soggiorna;
  • indossare vestiti che non lascino scoperte parti del corpo (camicie con maniche lunghe, pantaloni lunghi, ecc.) e di colore chiaro perché i colori scuri attraggono le zanzare;
  • applicare prodotti repellenti anti-zanzara sulle parti del corpo che rimangono scoperte, tenendo presente che il sudore ne riduce l'effetto. Le donne in gravidanza e i bambini dovrebbero consultare il proprio medico o farmacista prima di utilizzare questi prodotti, specialmente i bambini e le bambine di età inferiore ai 3 mesi per i quali l’utilizzo di questi repellenti è invece sconsigliato.

Inoltre, dato che le zanzare sono più attive nelle prime ore del mattino, è particolarmente importante utilizzare le protezioni in questa parte della giornata.

Autore Vincenzo Petrosino
Categoria Salute
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