CASERTA – (Ernesto Genoni) - “La novità e l’attualità di don Giussani a 100 anni dalla nascita” il tema del convegno organizzato da Comunione e Liberazione Caserta. L’incontro in programma per venerdì prossimo, 25 Novembre, con inizio alle ore 18, nella sala “don Adolfo l’Arco” dell’Istituto Salesiano di Caserta, in via Roma, 53. A presentare ai giovani e mettere in evidenza l’attualità di don Giussani, il vescovo Monsignor Pietro Lagnese, insieme a Carmine Di Martino, filosofo, ordinario di Filosofia Morale all’Università Statale di Milano dipartimento di filosofia ”Piero Martinetti” , l’incontro sarà moderato da Renato Pelella di Comunione e Liberazione – Caserta. Mons. Luigi Giovanni Giussani, nasce a Desio (Mi), nel 1922, morì nel febbraio 2005. Presbitero, teologo e docente italiano, fondatore del movimento che negli anni 1969-1970 prese il nome di “Comunione e Liberazione” di cui assunse la guida. Nel 1982 il Pontificio Consiglio riconobbe la Fraternità di Comunione e Liberazione e don Giussani ne guidò la Diaconia Centrale. L’allora Monsignore, san Giovanni Paolo II nel 1983, con il titolo di Prelato d'onore di Sua Santità, lo creò monsignore. Sei anni dopo, don Giussani, contribuì alla costituzione della Fondazione del Banco Alimentare.
Nato a Milano negli anni Cinquanta, il Movimento "Comunione e Liberazione" è oggi diffuso in novanta Paesi, il senso più profondo, così i ciellini - si esprime con "La fede vissuta nella comunione è il fondamento dell'autentica liberazione dell'uomo".
Frequentando i giovani in confessionale, a scuola e anche occasionalmente in treno durante i suoi spostamenti dal seminario verso Milano, - così le cronache del tempo - Giussani rimase colpito dalla loro ignoranza in tema di religione, che sfociava in scetticismo, in pura incredulità. Maturò così in lui il desiderio di prendere iniziativa nei confronti degli studenti liceali, nell'urgenza che potesse essere approfondita nei giovani la propria coscienza cristiana nella realtà quotidiana di ciascuno, quindi anche nella scuola.
Da dove nasce e perché nasce una esperienza come CL?
Ecco cosa scrive don Giussani a Giovanni Paolo II nel 2004: «Non solo non ho mai inteso “fondare” niente, ma ritengo che il genio del Movimento che ho visto nascere, sia di avere sentito l'urgenza di proclamare la necessità di ritornare agli aspetti elementari del cristianesimo, vale a dire la passione del fatto cristiano come tale nei suoi elementi originali, e basta. (...) ».
«Lo Spirito Santo – così il Cardinale Joseph Ratzinger durante l'omelia per le esequie di don Giussani, al Duomo di Milano, 24 febbraio 2005 - ha suscitato nella Chiesa, attraverso di lui, un Movimento, il vostro, che testimoniasse la bellezza di essere cristiani in un'epoca in cui andava diffondendosi l'opinione che il cristianesimo fosse qualcosa di faticoso e di opprimente da vivere. don Giussani s'impegnò allora a ridestare nei giovani l'amore verso Cristo "Via, Verità e Vita", ripetendo che solo Lui è la strada verso la realizzazione dei desideri più profondi del cuore dell'uomo, e che Cristo non ci salva a dispetto della nostra umanità, ma attraverso di essa.»