I lavori dell’assemblea sinodale in corso in Vaticano: tra i temi più complessi il celibato dei presbiteri. Il servizio di Cristiana Caricato da TG2000:
Venerdì scorso, 20 ottobre, in uno dei "circuli minores" è stato affrontato il tema del celibato del clero a partire da un contributo importante della Conferenza episcopale tedesca. Per il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati, fondato nel 2003 da don Giuseppe Serrone, sono state tradite le attese del popolo di Dio ed è stata soffocata al Sinodo l'azione dello Spirito Santo che alimentava speranze sulla riammissione dei preti sposati nella Chiesa.
Di seguito uno stralcio del documento: "L'Assemblea sinodale esorta la Conferenza Episcopale Tedesca:
a) Coltivare uno scambio intenso con i sacerdoti sospesi e dispensati contrastandone il senso di estraniazione;b) dare la possibilità ai sacerdoti dispensati di fare domanda di lavoro per tutte le posizioni aperte nell'ambito della Chiesa alle quali possono candidarsi i laici. L'integrazione in un ministero pastorale dovrà essere possibile come nel rescritto rinnovato. La questione di quale prospettiva possa esservi nella Chiesa per un sacerdote che ha abbandonato il ministero con dispensa viene posta già ora al relativo vescovo con la nuova versione dei rescritti di dispensa; ciò comprende anche un riconoscimento positivo e l'incoraggiamento al dispensato a impegnarsi contribuendo con i propri talenti e doni.All'uopo l'Assemblea sinodale incarica la Conferenza Episcopale Tedesca e il Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi di costituire un gruppo di lavoro che veda la partecipazione dei sacerdoti sospesi e dispensati e con i seguenti compiti:a) raccogliere esempi di migliori pratiche ai fini di una gestione dei sacerdoti sospesi e dispensati da parte delle diocesi che possa dirsi convincente sotto il profilo umano (inviti periodici a un confronto nel quale possano essere chiarite anche questioni relative all'integrazione, gli organi, lo schematismo...), nonché affidarne l'attuazione alle diocesi.b) elaborare norme giuridiche vincolanti e certe, che si rifacciano ai principi della società civile, analogamente alle procedure seguite nei casi in cui altri operatori e operatrici pastorali lasciano la professione, per l'assunzione dei sacerdoti dispensati nel servizio pastorale.