Dopo gli auguri - sinceri - che feci lo scorso anno a questo governo, oggi mi ritrovo a fare un'analisi critica che esprime il mio pressoché totale disappunto sul loro operato. Sarà stata colpa dell'origine, ossia di una legge elettorale che fa acqua da tutte le parti, e certamente con lo zampino di dinamiche politiche alternative litigiose e incapaci, ma alla fine ci è toccato il governo Meloni. Già eticamente discutibile e poco preparato quando maltrattava i poveri cristi sui talk-show accondiscendenti, si è fatto trovare oggi altrettanto impreparato, altezzoso e infantile al suo imminente compleanno.

Ve ne parlo sul blog: "Meloni e il suo primo disastroso giro di boa".

Problemi economici e sociali senza fine, diminuzione del PIL e dell'occupazione, fallimento di programmi di welfare, politica fiscale favorevole agli evasori, mancato sostegno alle classi meno abbienti. Sono solo tra le prime e più evidenti congiunture con cui dobbiamo iniziare a fare i conti fin da subito. Perché loro pare non li sappiano fare.

Ad elencare altre importanti criticità ci si perde. Si pensi alla gestione fallimentare dell'immigrazione, alla mancanza di progressi nelle loro stesse riforme (meno male, se le conoscete bene...), all'incapacità di gestire il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), al mancato supporto alle vittime dell'alluvione. E ancor più i problemi lasciati al palo nel settore dell'istruzione e della sanità, insieme all'aumento dell'inflazione e dei costi dell'energia.

C'è da stare allegri? Fate voi.

Ma loro sembrano avere le idee chiare sulle ragioni di questo macello socio-economico. Hanno individuato nel Superbonus, che prima amavano alla follia, la ragione dei loro fallimenti. Non solo, ma in buonissima parte. Una retorica demagogica direi inaccettabile, che offende oltremodo l'intelligenza degli italiani e tende a stabilizzare il proprio consenso presso - evidentemente! - una platea di elettorato stordito e privo di elementari capacità di critica. Non si può davvero voler giustificare il proprio fallimento ventilando che esisterebbero "segreti di stato" sui conti pubblici. Segreti che poi si svelerebbero solo quando si governa. Ecco perché - ci dicono - prima apprezzavano il Superbonus e ora avrebbero scoperto che è un grande truffa.

Accipicchia, che coraggio!

Dobbiamo riflettere con serietà e attenzione. Quello che sta accadendo non è solo una grave congiuntura che peserà ulteriormente e gravemente sul bilancio del 90% e più delle famiglie italiane, già al salasso da un anno, ma è anche un'esperienza che segnala la necessità ormai imprescindibile di trovare metodi più seri nella selezione dei leader politici. Ci serve  competenza e preparazione, altrimenti verrà definitivamente vanificata l'importanza della democrazia e del suffragio universale. Attorno ad una delle più belle Costituzioni al mondo.



Base foto: Fotogramma da TV Senato, durante la fiducia dell’attuale governo ottenuta al Senato