Il grande palco indipendente radiofonico virtuale, programma per Emergenti in onda su oltre 70 radio, diventa un Contest e sceglie come location la città eterna "ROMA". 

On Air è un Format ideato dall'Executive Manager Mario Greco nel periodo buio della prima ondata Covid19 per dare agli Emergenti la possibilità di "farsi ascoltare" in radio e "ricominciare pian piano a vivere".

Conosciamo meglio tutti i partecipanti che hanno deciso di mettersi in gioco.

Intervista a VALERIO FIDANZA.

Raccontaci di te dai tuoi primi passi ad oggi nel campo musicale.
Ho cominciato a cantare all’età di 14 anni, quando ai tempi una mia conoscenza, sentendomi cantare mi disse che questa sarebbe dovuta essere la mia strada. Ero da poco tornato dall’Australia, paese che per 8 mesi ho chiamato casa, ma sono sempre voluto tornare a Roma per inseguire il mio sogno. Dopo svariate esperienze in diverse scuole ho incontrato la mia vocal coah, Lavinia Fiorani, la quale da quattro anni a questa parte si occupa della mia cultura musicale e cura della mia voce. 

Cosa ti aspetti dalla partecipazione a questo contest?
Mi aspetto un occasione, e di riuscire e coinvolgere tutti gli ascoltatori presenti e non, in quello che è il mio mondo attraverso la mia voce, la mia passione. Il mio obbiettivo è quello di colpire il cuore delle persone con la mia voce come fosse una freccia che non fa male. 

Quanta importanza ha la musica nella tua vita?
La musica mi ha LETTERALMENTE salvato la vita. Ho passato diversi brutti periodi nel corso della mia adolescenza e la musica è stata la mia unica amica per diverso tempo lungo quel periodo. Volevo avere la mia rivincita grazie ad essa, grazie alle cover e ai miei inediti, per parlare un po’ di me ma anche per rappresentare e dare una voce a chi sentiva o sente di non averla. Abbiamo TUTTI una voce da far sentire, urlate ragazzi! 

Qual è il tuo cantante preferito o quello che ti ha ispirato maggiormente?
Ce ne sono molti. Quello che ultimamente mi ha dato maggiore ispirazione è stato Michele Bravi, perché come me, racconta di qualcosa di vissuto, di vero, senza fronzoli o filtri artistici ipocriti e falsi. Mi piace perché racconta il vero, quello che veramente vuole e chiede. 

Il tuo genere?
Spazio dal rock, al jazz, ma il mio campo vero e proprio è il pop con svariate influenze provenienti da altri generi: elettroniche, metal, anche lirico. 

Si può vivere senza musica?
Dipende. Nel mio caso assolutamente no, poi se ti piace pensare che senza musica la tua vita sia migliore fa pure, io non sono nessuno per giudicare. La musica mi ha salvato, ma magari a qualcuno ispira situazioni tristi che non si vogliono sperimentare nuovamente, o che so io. Quindi per rispondere in maniera definitiva, per me la musica è tutto e non potrei vivere senza di essa, opinione di Valerio.

Cosa pensi del panorama musicale italiano?
Penso che ci siano troppi pregiudizi a livello di scrittura di brani e arrangiamenti e che si valorizzino troppo poco dei ragazzi emergenti che hanno una testa e cultura musicale mastodontiche. Se ci fossero più veicoli tipo quello proposto da On Air secondo me la musica italiana sarebbe considerata molto più di quanto già non sia. Non abbiate paura di investire sui giovani musicisti, i Maneskin suonavano a via del corso con una custodia di chitarra per terra.