Una donna su tre nel mondo ha subito violenza fisica o sessuale: nel 74% dei casi di violenza il colpevole era il partner. Stando ai dati, in Italia ogni 3 giorni un uomo uccide una donna. 3 milioni e 466 mila donne negli ultimi 5 anni hanno dichiarato di aver subito stalking. È un’emergenza che nessuno può più ignorare.
La storia di Debora è una storia di profondo dolore e di disperazione. Debora conosce l’inferno. Lei ora vive in uno stato di silenziosa disperazione.
'Ogni volta che mi gridava contro, ogni volta che mi strattonava, ogni volta che mi offendeva , ogni volta che mi lasciava perché non rispecchiavo i suoi canoni intellettuali... A volte mi ha strattonato e trattenuto per i capelli, e mi hapicchiata addirittura con un bastone!!! Successe anche quando ero incinta di nostro figlio, ma non ebbi il coraggio di denunciarlo...'
Il vero scopo della sua pubblicazione non è tanto la vendetta, ma il volersi liberare dal dolore lancinante che ha invaso la sua vita.
'Secondo lui, io avrei dovuto far finta di nulla, vivere in casa e non dirlo a nessun parente o amico. Avrei dovuto fingere mentre lui proseguiva beatamente la sua doppia vita.'
Gli uomini come Alfio sono consapevoli del dolore che provocano. Ma la loro vita è concentrata su loro stessi, sulle proprie necessità e priorità. Gli altri sono solo strumenti per ottenerli.
Chi sono gli uomini violenti che, in presenza di una crisi, possono arrivare a uccidere?
Gli uomini violenti, o maltrattanti, sono quelli che convivendo con una donna, perpetuano la violenza su di lei per anni. La cosa peggiore è che i danni che infliggono sono profondi e lunghi da guarire. Ma chi è, secondo le donne oggetto di stalking, l’uomo violento: ”Un uomo che tradisce continuamente la fiducia di chi gli sta accanto, dall’opinione mutevole a seconda delle circostanze, indeciso, a volte impotente nei rapporti, che perseguita ed ossessiona la donna oggetto delle sue mire”.
Raccontare questo problema è un compito non facile, ma rappresenta un dovere morale. Perché le storie di donne maltrattate, purtroppo continuerà, in quanto questo è essenzialmente un problema di natura culturale. Molti episodi – soprattutto quelli che si consumano entro le mura domestiche, rappresentano la parte sommersa dell’iceberg e non vengono riferiti. Ecco perché è così importante approfittare dell’attenzione mediatica per focalizzarla sulla violenza contro le donne in senso ampio. La violenza contro le donne è colpa degli uomini: bisogna che l’uomo in questione prenda coscienza di ciò che ha fatto e rifletta.
La società civile deve essere compatta e solidale riguardo questa deviazione, per arginarla e combatterla. Per farlo devono essere consapevoli e spero che la storia di Debora aiuti a fare questo. Credo sia giunto il momento di provare, possibilmente tutti, uomini e donne insieme, a far cambiare l’idea che si ha della donna è del suo ruolo all’interno della società contemporanea. La donna: moglie, madre, sorella, figlia; rappresenta la molteplicità dell’essenza femminile sulla terra. Difenderla equivale a difendere la società nel suo insieme.
Post scriptum: Gli uomini veri esistono ancora?
Quel che è cambiato negli anni, è proprio il modello di riferimento maschile: prima c’erano il Сavaliere e il Protettore: adesso gli uomini sono diventati fragili e agitati. Perché gli Italiani si rimangono in disparte? Sono brava gente e se qualcuno ha bisogno di aiuto, chiunque sia questo qualcuno, loro lo aiuteranno? Altrimenti, che Italiani sarebbero? Non è possibile che in dieci o quindici anni sia cambiato tutto, non è possibile che in soli dieci o quindici anni sia scomparsa la loro più grande virtù. Veramente tutti diventano come Alfio: sporchi fannulloni e traditori? Nessun uomo dovrebbe mai cambiare la virtù di una nazione. Mai. Bisogna intervenire subito!
Il passato non può essere cambiato, ma il presente e il futuro sono ancora da scrivere.