Il meccanismo per l'uscita del Regno Unito dalla UE si è messo in moto da tempo, ma al momento i negoziati tra le parti non sono mai realmente decollati a causa di troppe divergenze di vedute e molte frizioni su temi caldi.

Per tali motivi la banca d'affari Morgan Stanley ha ipotizzato uno scenario, seppur remoto tanto da assegnarli una percentuale di probabilità non superiore al 10%, che la Brexit non possa avere luogo.

I motivi indicati sarebbero sostanzialmente tre. Il primo è dovuto all'impossibilità di negoziare una "hard" Brexit, come auspicato da Theresa May, finendo così per ammorbidire Londra e ampliare il fronte europeista.

Il secondo è dovuto allo scontento causato dall'aumento dell'inflazione, aumento a cui i salari non sono stati in grado di tenere il passo. Questo dato è dovuto alla mancanza di risultati concreti e netti nelle trattative di uscita dall'Europa, rispetto a quanto anticipato, che ha causato incertezza e conseguente debolezza della sterlina sui mercati finanziari.

Il terzo motivo è relativo ad una possibile crisi politica che si trasforni in una crisi di Governo con il rafforzamento e l'ascesa al potere di partiti pro Europa. In quel caso sarebbe l'Europa a suggerire/costringere la Gran Bretagna a rivedere la propria posizione antieuropeista.