Iran contro gli Usa, attaccate basi in Iraq: venti di guerra
(di Vincenzo Petrosino, Salerno) Venti di guerra purtroppo... L'Iran ha lanciato l'operazione "Soleimani Martire" sferrando un attacco missilistico in Iraq contro due basi che ospitano le truppe americane e quelle della coalizione, tra cui militari italiani.
Il Pentagono, in una nota, ha affermato che dopo aver messo al corrente dei fatti il presidente americano Donald Trump sta ancora valutando le conseguenze dell'offensiva. Intanto a Washington si è riunito il consiglio per la sicurezza nazionale alla presenza del segretario di Stato Mike Pompeo e del numero uno del Pentagono Mark Esper.
Da Teheran il corpo delle Guardie Rivoluzionarie Iraniane ha annunciato come "la feroce vendetta" per l'uccisione del generale Soleimani è iniziata e ha affermato che l'operazione iniziale si è conclusa con successo e che la base di al-Asad, contro cui sarebbero stati lanciati almeno 35 missili, "è stata completamente distrutta".
Le notizie si rincorrono creando una situazione di caos generale: caccia militari americani partiti da una base Usa negli Emirati arabi starebbero sorvolando i cieli della Siria nell'area di Deir Ezzor, ad est del Paese. Caccia iraniani sarebbero entrati nello spazio aereo iracheno.
Facendo il verso a Trump (che a commento dell'uccisione di Soleimani aveva twittato la bandiera Usa), alcuni dirigenti iraniani hanno twittato immagini di bandiere iraniane.
Intanto volano le quotazioni del petrolio, balzato del 3,4% a 65 dollari, e dell'oro, a quota 1.600 dollari l'oncia ai massimi dal 2013.