Oca, cretina, str...a, stupida, gallinella, cafona... sono gli appellativi meno offensivi tra quelli che sono stati rivolti a Cristina Parodi per aver osato dire che l'ascesa di Salvini è dovuta "anche un po' all'ignoranza" di molte persone.

Naturalmente, le persone "non ignoranti" che votano Salvini hanno pensato subito di esser state definite tali non perché poco informate, ma perché stupide. In pratica, per rispondere ad una presunta offesa, i poco accorti devoti di Salvini hanno finito per offendersi da soli. Che ironia.


Ma che cosa è accaduto? Ospite a Radio 2 della trasmissione "I Lunatici", alla domanda "a cosa è dovuta l'ascesa di Salvini", Cristina Parodi ha risposto in questo modo:

«All'arrabbiatura della gente. Al fatto che non è stato fatto molto di quello che era stato promesso di fare. Però principalmente all'arrabbiatura, alla paura e anche un po' all'ignoranza, secondo me. Mi fa paura vedere un tipo di politica basata sulla divisione, sui muri che si ergono. Mi piacerebbe una politica che invece andasse incontro ai più deboli e che aiutasse questo paese a risollevarsi in un altro modo.»

In fin dei conti, dichiarazioni simili non possono, in tempi e luoghi normali, non essere definite in altro modo se non banali. Ma in Italia parlare di quel personaggio politico, che senza vergogna si fa chiamare "capitano", se non in termini di venerazione o santificazione, è inaccettabile per la folla dei suoi sostenitori.

Cristina Parodi ha poi commentato la ricandidatura del marito Giorgio Gori a sindaco di Bergamo in questi termini: «Ne abbiamo discusso, ma non credo che sia stata una decisione travagliata. Giorgio adora fare questo lavoro. È stato faticoso ma anche bellissimo fare questi cinque anni da sindaco di Bergamo. Giorgio è una persona onesta, sincera, da bergamasco ha iniziato una cosa e ora vuole finirla.»

In pratica, un "endorsement" in piena regola, ma non deprecabile, in quanto fatto tramite una domanda postale da altri e in una trasmissione non da lei gestita o condotta.

In ogni caso, non giustificabile la reazione dei fanatici della Lega che subito ne hanno chiesto l'epurazione dalla Rai. E in fondo, la logica voluta dai partiti, in base alla quale la tv pubblica è "cosa loro" e, soprattutto, sarebbe a disposizione di chi guidi il Paese, giustifica in parte la richiesta. Ma se i leghisti non fossero così ignoranti saprebbero che la tv pubblica, quella vera, non ha niente a che fare e niente a che vedere con lo spoils system messo in atto da chi governa. Per l'appunto, se non fossero così ignoranti...

In ogni caso, almeno ufficialmente, Salvini ha dichiarato che nessuno caccerà Cristina Parodi. Buon per lei!