Giovedì, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, come ha reso noto nella sua dichiarazione il segretario Steven T. Mnuchin, ha annunciato sanzioni contro alcuni cittadini russi ed alcuni funzionari del governo di Mosca per aver intrapreso attività destabilizzanti contro l'amministrazione Usa, attività che comprendono attacchi informatici, l'intrusione in alcuni sistemi che gestiscono le infrastrutture critiche del Paese come ad esempio la rete energetica e la "tentata" interferenza nelle elezioni presidenziali del 2016.

In passato, il presidente Donald Trump aveva più volte messo in discussione la denuncia del gennaio 2017 da parte delle agenzie di Intelligence statunitensi relativa al tentativo della Russia di aver interferito sul risultato delle elezioni presidenziali.

Le sanzioni odierne, comunicate da un ministro nominato da Trump, sono la conferma della concretezza di tale denuncia e della bontà dell'indagine condotta al riguardo dal procuratore speciale Robert Mueller, paradossalmente definita dallo stesso Trump come "caccia alle streghe".

3 società e 19 persone, di cui sei appartenenti al GRU, il servizio di intelligence militare russo, sono interessate alle misure prese dal Dipartimento del Tesoro, che ha bloccato tutti i loro beni negli Stati Uniti vietando ai cittadini americani di effettuare con loro o per loro qualsiasi tipo di transazione.

A questa decisione del Dipartimento del Tesoro - che ha fatto sapere che continuerà a mantenere le sanzioni sulla Russia per le vicende legate a Crimea e Ucraina - si è aggiunta la dichiarazione della Casa Bianca, insieme a Francia, Germania e Gran Bretagna (l'Italia non è inclusa) in cui si condanna Mosca per quanto accaduto a Salisbury.

La Russia viene accusata di aver fatto uso di un gas nervino di tipo militare, sviluppato ai tempi dell'URSS, fatto che rappresenta il primo uso offensivo di un gas nervino in Europa dalla seconda guerra mondiale ad oggi. Quanto accaduto è stato definito un assalto alla sovranità del Regno Unito e una chiara violazione della Convenzione sulle armi chimiche, oltre ad una violazione del diritto internazionale.

Per tale motivo, la Russia viene chiamata alle proprie responsabilità, quale membro delle Nazioni Unite, cui dovrebbe far fronte rispondendo alle domande rivolte dalla Gran Bretagna riguardo al tentato omicidio di Salisbury e al tipo di gas utilizzato.