I primi a chiudere a causa del Covid19 furono i cinema e i teatri, oltre ai centri sportivi come le palestre e le piscine, e adesso a distanza di 1 anno dall'inizio della pandemia, il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, in un’intervista al Corriere della Sera ha sottolineato la necessità di riaprire i centri culturali in Italia.

«Ad oggi, teatri e cinema sono chiusi in Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, Portogallo. Ma siccome l’Italia è l’Italia vorrei che fossimo i primi a riaprire. L’operazione va fatta non con i proclami né con gli annunci ma per passi possibili».

I musei (quelli in zona gialla) poco alla volta stanno riaprendo al pubblico con le dovute precauzioni, ma ancora non basta. Nel 2020 è stato registrato il 70% in meno degli eventi, e un calo degli ingressi del 72,90%. E così, l’ipotesi di sollecitare il Governo e il CTS a riorganizzare le riaperture dei cinema e teatri in tutta sicurezza.

²Però penso che teatri e cinema - ha proseguito il ministro - con severe e adeguate misure, siano più sicuri di altri locali già aperti oggi. E credo che l’Italia, più di altri Paesi, abbia bisogno come l’ossigeno di tornare ad avere un’offerta culturale. Lo ha detto bene il presidente Draghi. Le città italiane senza teatri e cinema e le piazze senza musica sono più tristi: così l’Italia non è l’Italia».

E il piano vaccinale potrebbe essere di aiuto per una eventuale riapertura dei luoghi di Cultura e forse anche per i centri sportivi.