E’ sempre accaduto, ma ora è incontrollabile.

Un primo colpo arrivò con la televisione. Giunta in Italia nel 1954, ma diffusa capillarmente nel paese solo a partire dagli anni sessanta, ebbe dapprima un solo canale RAI, per arrivare a tre nel 1979, in modo da appagare le fazioni politiche che si spartivano le programmazioni. Alla fine degli anni settanta entrò in scena l'emittenza privata, che doveva riguardare un gran numero di soggetti, ma alla fine divenne bottino di uno solo. 

Esistevano sostanzialmente due funzioni: informazione e intrattenimento (compreso quello sportivo) e, di massima, quelle rimangono. Si tende a dimenticare, però, la propaganda.  

Ora c’è il web. 

Il meccanismo è rodato e funziona in modo subliminare. La manipolazione è una brutta cosa, soprattutto perché non la notiamo. Veniamo tranquillamente deviati, come un gregge, verso enfasi di bene che serve a far accettare il male, o sulle montagne russe dei sentimenti forti, che non lasciano spazio a obiezioni.