"Nella città di Firenze, c'è un maiale in bronzo splendidamente realizzato. L'acqua fresca e chiara scorre dalla bocca dell'animale, che è diventato verde scuro a causa della sua età. Brilla solo il muso, poiché era stato lucidato."
Con queste parole Hans Christian Andersen, autore e scrittore danese di opere teatrali, diari di viaggio, romanzi, poesie e fiabe, descrisse la famosa Fontana del Porcellino, che si trova nella Loggia del Mercato Nuovo, vicino a Ponte Vecchio.

La scultura appare sia in letteratura che sullo schermo. Il personaggio di Porcellino nel film "Il maiale di bronzo" di Hans Christian Andersen in A Poet's Bazaar, appare nel film di Annibale del 2001, e viene anche brevemente visto in Harry Potter e la Camera dei segreti e Harry Potter e i Doni della Morte: Parte II.

Il Porcellino è il soprannome fiorentino locale per la fontana in bronzo di un cinghiale. La figura della fontana fu scolpita e fusa dal maestro barocco Pietro Tacca (1577–1640) a seguito di una copia italiana in marmo di un originale in marmo ellenistico che papa Pio IV donò a Cosimo I nel 1560 durante la sua visita a Roma.

Il marmo originale è oggi esposto nel Museo degli Uffizi. Cosimo II de 'Medici ebbe una copia in bronzo di Pietro Tacca nel 1612, che era destinato a decorare Palazzo Pitti. Il modello in cera risale al 1620 circa, mentre la fusione non fu effettuata fino al 1633 circa.
Qualche anno dopo Ferdinando II de 'Medici decise di trasformare l'opera in una fontana e la collocò nella Loggia del Nuovo Mercato.
La fontana aveva una funzione principalmente pratica, ma anche decorativa: forniva acqua ai commercianti che commerciavano sotto il balcone. A quel tempo questi commercianti si specializzavano nella vendita di tessuti di lusso come sete, broccati e tessuti di lana.
La base è ottagonale ed è arricchita da una rappresentazione dell'ambiente delle paludi dove vive il cinghiale, con piante e animali come anfibi, rettili e molluschi, tutti di notevole realismo.

La tradizione vuole che devi mettere una moneta dentro la sua bocca e farla scivolare giù sperando che finisca nella griglia. Mentre la moneta scende, bisogna esprimere un desiderio!
Un piccolo trucco è quello di mettere la moneta sulla punta della lingua, in modo che avrebbe meno slancio e aver più probabilità di cadere nella griglia. Un'altra cosa da sapere è che se la moneta non è caduta nella griglia al primo colpo è vietato prendere la moneta e riprovare.
La maggior parte delle volte il maiale è stato rubato e rotto, per raccogliere le monete che erano di stanza nella sua pancia, motivo per cui l'originale è stato portato via nel 2004 e trasferito al Museo Bardini.
Secondo la credenza popolare, il cinghiale femmina è un animale associato alla buona fortuna. Come tale, tutte le donne che desideravano un figlio gli strofina il naso.

Un'altra spiegazione per questo rituale potrebbe essere che la fontana, in quanto donatrice di acqua, era in sé considerata una fonte di benessere da bere.

Molte persone, tuttavia, sostengono che secondo la tradizione originale, strofinare il naso del Porcellino prima di lasciare Firenze si è assicurato il ritorno.

Con il contributo di Le Pietre Srl