Cronaca

Covid al 22 maggio: 652 i nuovi casi di contagio, 130 i decessi, indice di contagio sotto la soglia 1

Al 22 maggio sono 652 i nuovi casi di contagio da Covid-19, di cui quasi la metà in Lombardia, con il totale delle persone che hanno contratto il virus che adesso è arrivato a 228.658. 

Il numero totale degli attualmente positivi è di 59.322, con una decrescita di 1.638 rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 25.933 in Lombardia, 8.452 in Piemonte, 4.730 in Emilia-Romagna, 3.023 in Veneto, 1.786 in Toscana, 1.908 in Liguria, 3.635 nel Lazio, 1.768 nelle Marche, 1.292 in Campania, 1.838 in Puglia, 607 nella Provincia autonoma di Trento, 1.519 in Sicilia, 485 in Friuli Venezia Giulia, 1.179 in Abruzzo, 224 nella Provincia autonoma di Bolzano, 59 in Umbria, 306 in Sardegna, 43 in Valle d’Aosta, 302 in Calabria, 184 in Molise e 49 in Basilicata.

Tra gli attualmente positivi, 595 sono ricoverati in terapia intensiva, con una decrescita di 45 pazienti rispetto a giovedì, 8.957 i ricoverati con sintomi, con un decremento di 312 pazienti rispetto a ieri e 49.770 quelli in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Il numero complessivo di dimessi e guariti sale invece a 136.720, 2.160 in più rispetto all'ultimo dato.

Oggi i deceduti sono 130 e portano il totale a 32.616. 
 

Per il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, la curva dell'epidemia è ancora in calo, ma il virus circola e non bisogna allentare le misure.

"In tutte le regioni i casi sono in decremento, ma rimangono delle differenze che dividono sostanzialmente in tre aree il Paese: regioni con pochissimi casi o zero e altre come la Lombardia con un numero significativo.  

Non abbiamo segnali di sovraccarico dei servizi ospedalieri, sia per quanto riguarda le terapie intensive sia per quanto riguarda i reparti" ha poi sottolineato Brusaferro durante la conferenza stampa tenuta questo venerdì, avvertendo anche che, sebbene la curva dei contagi sia in calo, "il virus circola ancora e non possiamo permetterci di allentare le misure di protezione individuale.

L’indice Rt è oscillante nel Paese, è normale e segnalarlo non vuol dire assolutamente fare pagelle - ha inoltre spiegato il presidente dell’Iss -. I casi di Umbria e Molise che hanno visto l’indice salire per alcuni focolai lo dimostrano: oggi quel dato è rientrato".

Nella stessa occasione, il ministro della Salute, Roberto Speranza, riassumendo i dati del monitoraggio settimanale (periodo 11-17 maggio) da parte della cabina di regia formata da ministero della Salute, Iss e Regioni sulla diffusione di Covid-19 in Italia, ha dichiarato che "sono al momento incoraggianti. Ci dicono che il Paese ha retto bene le prime aperture del 4 maggio. Ma guai a pensare che la partita sia vinta. Serve massima cautela. Basta poco a vanificare i sacrifici fatti finora".

In questo momento l’indice di contagio Rt si mantiene sotto il valore di 1 in tutte le regioni italiane eccetto la Valle d’Aosta, dove è pari a 1,06.

Autore Rino Mauri
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