Scienza e Tecnologia

Nel 2016 l'advertising su Internet arriva a quota 2,4 miliardi e vale il 30% del mercato pubblicitario

In base ai dati presentati dall'Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano in occasione del convegno Internet Media: è ora di misurarsi!, nel 2016 Internet si conferma il secondo mezzo pubblicitario più utilizzato con il 30% di share (rispetto al 29% dell’anno precedente), dietro solo alla Televisione (50%, un punto sopra al 2015) e sempre davanti a Stampa (in calo dal 17% all’attuale 15% nel passaggio dal 2015 al 2016) e Radio (stabile al 5%).

Nel 2017, il mercato dell’Internet advertising è previsto ancora in crescita con un tasso intorno al 10% e supererà i 2,6 miliardi di euro, con un rafforzamento dei player "Over The Top", che porteranno la loro quota dall’attuale 67% a oltre il 75%.

Questa l'analisi di Giuliano Noci, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano: «Siamo al giro di boa per il mercato della pubblicità online. Da quattro anni è ormai il secondo mezzo in Italia, ma proprio perché i numeri in gioco iniziano a essere significativi, è ora chiamato ad affrontare alcune prove per dimostrare la propria efficacia e il proprio impatto sugli obiettivi di business delle aziende.

Le sfide più importanti riguardano il tema della misurazione, che passa sia attraverso l’identificazione di un sistema di currency riconosciuto e condiviso per la valutazione delle diverse iniziative pubblicitarie online, sia dalla risoluzione delle problematiche legate alla Media transparency, sia da una visione strategica delle imprese ad investimenti in marketing e comunicazione che contemplino a 360 gradi e in maniera integrata tutti i canali. Le aziende per crescere non possono infatti permettersi di non adottare un approccio customer centric e omnicanale.»

Per quanto riguarda i formati pubblicitari online, la crescita è trainata essenzialmente dai Video, a cui si affianca l'ottima performance del Native, anche se non bisogna sottolvalutare il formato dei Classified, che vale quasi 200 milioni grazie alla crescita dei nuovi portali verticali di annunci e quello dell’Email advertising, con un valore di circa 30 milioni.

Il formato che ha visto la maggiore crescita in termini percentuali (+76%) è rappresentato dal Native (ossia gli elementi testuali/grafici/video all’interno di widget di raccomandazione, di flussi di news o di pagine di navigazione) che raggiunge nel 2016 i 30 milioni di euro, anche grazie alla capacità di superare gli ad blocker.

Il Video advertising, nel 2016, ha superato ampiamente i 500 milioni di euro, grazie in particolare alla crescita della raccolta pubblicitaria da parte degli OTT ma anche dei principali broadcaster.

E per quanto riguarda i dispositivi, la pubblicità Internet viaggia per un terzo sul Mobile, mentre quella su Pc ha ancora un peso pari al 65% del totale.

Lo Smartphone raggiunge un valore di 706 milioni di euro, in crescita del 54% rispetto al 2015 e con un peso pari al 30% dell’Internet advertising complessivo, mentre era del 21% lo scorso anno. Nel 2017 potrebbe crescere ancora oltre il 30%, arrivando vicino al miliardo di euro di raccolta.

Nel 2016, come lo scorso anno, lo Smartphone è il device che ha il peso maggiore sulla crescita complessiva del mercato, compensando più che a sufficienza il calo su Desktop, mentre il Tablet (solo App) continua a rimanere marginale (5% del mercato pubblicitario online seppur in crescita del 36%).

Autore Matteo Pani
Categoria Scienza e Tecnologia
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