Cinema for Peace è una fondazione con sede a Berlino nata per promuovere l'importanza sociale dei film. Dal 2002, organizza una manifestazione parallela al Festival di Berlino dove vengono presentate pellicole su temi umanitari e ambientali, con tanto di cerimonia di premiazione a cui sono invitati registi, attivisti per i diritti umani e personaggi pubblici.

Cinema for Peace ha inviato un aereo con a bordo attrezzature mediche e un team specializzato nel trattamento di pazienti in coma per trasferire il dissidente russo Alexei Navalny, ricoverato da ieri  nell'ospedale siberiano di Omsk. E' lì che l'aereo, su cui si era imbarcato per raggiungere Mosca, aveva effettuato un atterraggio di emergenza dopo che Navalny era stato colto da un improvviso malore.

Secondo i più stretti collaboratori, Navalny sarebbe stato avvelenato all'aeroporto con una sostanza sciolta in una tazza di tè prima della partenza.


Gli investigatori hanno parlato di una sostanza chimica non meglio identificata che sarebbe stata trovata anche sugli abiti di Navalny.

Però, da parte dei medici di Omsk, si è fatta successivamente marcia indietro. Ora, in base alla versione ufficiale, il dissidente russo non sarebbe stato avvelenato e le sue condizioni, pur leggermente migliorate, sarebbero ancora molto instabili, tanto da non consentirne il trasferimento.

Lo ha detto il vice direttore sanitario dell'Ospedale di Omsk, Anatoly Kalinichenko, aggiungendo che i medici stanno lottando per salvare la vita del paziente. Quando gli è stato chiesto se avrebbe contattato i medici tedeschi arrivati a Omsk, e condiviso con loro i dati della diagnosi, non ha risposto alla domanda e si è allontanato in tutta fretta.


Yulia Navalnaya, moglie di Navalny, denuncia che l'ospedale di Omsk non è attrezzato per fornire le cure necessarie al marito e si è lamentata del fatto che i medici si rifiutino di incontrarla e di parlare con lei.

Ieri, dopo la notizia del ricovero, il presidente russo Putin ha inviato un messaggio con gli auguri di pronta guarigione!

Da non dimenticare che secondo qualcuno in Italia, cioè Matteo Salvini, la Russia di Putin dovrebbe servire da modello al nostro Paese.