Sono affascinato dalla scienza, da tutto quello che la ricerca scientifica ci porta, anche se per età e genetica fatico sovente a stare al passo con innovazioni che si succedono più in fretta di quanto io sia in grado di assimilarle.

Ma altrettanto sovente mi pongo una domanda: davvero “tutto” quello che si può fare lo si “deve” fare? 
Davvero l’innovazione scientifica deve avere come suo unico limite solo quello che non è ancora riuscita a realizzare. 
Possibile che il dominio della tecnologia su ogni altra categoria di valori debba essere così assoluto? 

Incuranti di tutto abbiamo riempito il pianeta di rifiuti, avvelenato le acque, sparso plastiche a formare quasi un nuovo continente e le micro-plastiche sono ormai anche nei nostri organi e tessuti e ora anche l’atmosfera che ci circonda?

Già ora in orbita vagano grandi quantità di relitti e frammenti, ma davvero ci servono altre decine o centinaia di migliaia di satelliti che presto saranno obsoleti, abbandonati a vagare e sostituiti da altri più efficienti? E in ultimo, come possiamo consentire che anche in quello spazio, che è patrimonio di tutta l’umanità nella sua interezza, non solo gli Stati ma anche un privato sia libero di spararci tutto quello che gli pare soltanto perché… lo sa fare? 

Forse la risposta alla mia domanda è… ma che te lo chiedi a fare!